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Chiemsee: l’isola del re Ludwig e il suo castello

Una delle mete turistiche più visitate della Baviera. La sfarzosa dimora reale nello stile di Versailles, dove Ludwig abitò solo per poche settimane prima della sua morte tragica. La natura incontaminata ricca di suggestioni

Chiemsee: l’isola del re Ludwig e il suo castello

Testo e foto: Lisa Mittelberger

Chiemsee – Durante il breve tragitto in battello da Prien all’isola Herreninsel, il Chiemsee, il lago più grande e conosciuto della Baviera, mostra tutto il suo fascino naturale. Poche imbarcazioni solcano le acque e molti canneti ne fiancheggiano le rive. Se non mi trovassi a bordo di un battello pieno di turisti, in alcuni punti del lago avrei la sensazione di esplorare un territorio incontaminato. Anche l’isola Herreninsel è per certi aspetti un luogo tutto da scoprire, anche se questa sensazione è in contraddizione con la perfetta organizzazione che accoglie un continuo flusso di visitatori. Qui si viene per visitare il castello di Ludwig II di Baviera, il re che volle sull’isola una sfarzosa dimora nello stile di Versailles, dove abitò però solo poche settimane prima della sua morte (1886).

 Chiemsee, Herreninsel, Foto TiDPress
Chiemsee, Herreninsel

Anche in questa calda giornata di agosto i turisti che camminano lungo la strada che dal molo porta ai giardini del castello sono tantissimi. Un servizio di carrozze a cavallo è l’alternativa per chi non vuole camminare. Le carrozze seguono un percorso vietato ai pedoni. A un certo punto la mia attenzione è catturata da una solitaria panchina davanti a due maestosi platani un po’ in disparte rispetto al sentiero. Mi siedo, do le spalle al viale che stavo percorrendo e ammiro il prato che si apre davanti a me. Improvvisamente il rumore degli zoccoli dei cavalli mi porta in un altro tempo. Per un attimo ho la sensazione di rivivere il momento in cui le carrozze degli invitati raggiungevano il castello per una festa organizzata dal re. La Herreninsel è molto di più di un’isola da visitare per il castello e i musei.

L'abbazia delle benedettine Frauenwörth, Foto TiDPress
L’abbazia delle benedettine Frauenwörth

Il giardino antistante il castello è un tripudio di aiuole di fiori colorati e fontane adornate di statue un po’ troppo scure per i miei gusti. Le fontane si accendono a intervalli regolari e alleggeriscono l’insieme di sculture con i getti d’acqua. La facciata del castello ha linee pulite ed eleganti. L’interno è vistabile solo con una visita guidata e mentre aspetto il mio turno entro nel museo dedicato a Ludwig. Tra i primi oggetti esposti figura un cartello che riporta una frase del re: “Un eterno mistero voglio rimanere per me e per gli altri”. Queste parole continuano a ritornarmi in mente mentre osservo mobili esageratamente dorati, due mantelli di velluto rosso che sembrano quelli di un imperatore medievale e alcune foto di Ludwig con lo sguardo intenso, forse un po’ fanciullesco. È proprio la presenza impalpabile del re la vera scoperta da fare sulla Herreninsel. Gli ambienti sfarzosi, i lampadari, gli stucchi dorati e gli affreschi sono magnifici, ma ciò su cui lo sguardo del re mi fa riflettere è quanto deve essere stato difficile ed estraniante per lui regnare nella seconda metà dell’Ottocento. Quando lui sognava i tempi di Luigi XIV, il Re Sole. I progetti realizzati e quelli rimasti sulla carta non mi appaiano come dei capricci di un uomo che aveva già tutto, quanto la ricerca di dare un senso alla sua vita, finita troppo presto e tragicamente. Il desiderio di bellezza di Ludwig non trovò un punto di equilibrio. Fu dichiarato pazzo, rinchiuso nel castello di Berg e poco dopo annegò nel vicino lago di Starnberg.

 Chiemsee, Herreninsel, Foto TiDPress
Chiemsee, Herreninsel

La facciata posteriore del castello è meno spettacolare, ma il viale fiancheggiato da splendidi tigli e due ali di prato è così bello da far impallidire – secondo me – tutto lo sfarzo dei saloni. Mi siedo sull’erba e osservo la danza delle foglie gialle a forma di cuore che scendono lentamente dai rami. Un annuncio d’autunno accompagnato da un vento leggero e gradevole che riempie di magia quel momento di pausa. Sullo sfondo il Chiemsee. Mi aspetta la via del ritorno verso il molo e poi ancora il battello verso la minuscola Fraueninsel con l’antica abbazia delle benedettine Frauenwörth e le deliziose passeggiate in riva al lago, ma mi piace continuare a immaginare la presenza di Ludwig sulla Herreninsel, magari sotto forma di vento che fa danzare nell’aria le foglie dorate dei tigli.

Info:

Per muoversi facilmente nella regione Chiemsee-Alpenland si può soggiornare nella città di Rosenheim. Oltre al lago Chiemsee con le due isole, in questo territorio è possibile trascorrere del tempo sulle Alpi Bavaresi che fanno da sfondo alla città. In montagna le tradizioni sono ancora molto sentite e dopo aver percorso gli splendidi sentieri raggiungibili con la funivia Hochriesbahn (c’è un autobus dedicato al trekking per arrivare alla stazione a valle, lo RVO 9493/Samerberger Wanderbus) si possono assaporare le specialità tipiche e genuine preparate dai contadini: l’autunno qui è una stagione tutta da vivere anche dal punto di vista gastronomico. Rosenheim è una gradevole città sempre pronta a intrattenere gli ospiti con le iniziative organizzate nella piazza principale, la Max-Josefs-Platz, i tanti ristoranti e le mostre visistabili in uno degli spazi espositivi più importanti della Germania, il Lokschuppen.

www.chiemsee-alpenland.de

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