Testo e foto: Redazione TiDPress
Vienna – Entri nell’Hotel Beethoven di Vienna e ti innamori. Accanto alla reception si apre un ampio spazio occupato dal lungo tavolo del bar. A fare da sfondo al bancone una tenda composta da placchette di plastica dorata che creano la giusta atmosfera glamour. Arrivo al Beethoven di sabato sera e al bar ci sono molte persone che passano il tempo in allegria. Ho la sensazione di essere stata invitata a una festa a casa di amici. Salgo nella mia camera e mi circonda la tranquillità. Mi colpiscono i colori, gli abbinamenti tra la carta da parati decorata da fiori stilizzati e il colore acceso della parete, la presenza di mobili d’epoca autentici, l’ampio bovindo semicircolare che crea un delizioso angolo soggiorno e le pesanti tende di velluto blu che rendono la stanza intima e accogliente. La camera è dedicata proprio a Beethoven e su un leggio c’è lo spartito del Fidelius. Splendido è anche il secretaire sul quale un apparecchio telefonico d’antan ma perfettamente funzionante è un azzeccato complemento d’arredo.
La mattina dopo nel mezzanino, collegato al piano terra da una scala dall’andamento sinuoso, gusto un’ottima colazione a un tavolo accanto al pianoforte a coda. La luce proviene da ampie vetrate dalle quali su un lato intravedo la facciata del teatro “Theater an der Wien” in corso di restauro. Dalla mia posizione posso osservare anche un pezzetto del Naschmarkt, il frequentatissimo mercato viennese, dove tra le casupole che vendono prodotti alimentari si trovano anche chioschi dove mangiare e piccoli ristoranti. L’Hotel Beethoven si trova anche molto vicino al candido edificio della Secession, sormontato dalla sfera dorata di foglie intrecciate, e alla Karlskirche. La giornata viennese comincia con dolce lentezza e nell’Hotel Beethoven la sosta in questo luminoso ambiente comune può protrarsi anche oltre l’orario della colazione, visto che a disposizione degli ospiti ci sono sempre caffè e tè da gustare seduti magari su uno dei divani sui quali la patina del tempo è un elemento di fascino in più. Le stesse sedute trasformano il mezzanino in sala da musica la domenica, quando agli ospiti dell’hotel è offerto un concerto di musica classica. Nell’intervallo come durante i grandi eventi viene servito un calice di spumante.
Creatrice e proprietaria di questo angolo di Vienna dove vivere come un vero viennese è Barbara Ludwig, un’elegante signora dal sorriso aperto che ha curato nei minimi dettagli l’arredamento di ogni singola stanza, ideando anche la suddivisione dei piani dell’edificio, ognuno dedicato a un periodo storico o a una caratteristica della città. Il terzo piano con gli strumenti appesi come quadri alle pareti del corridoio è dedicato a Ludwig van Beethoven. “Beethoven ha vissuto proprio qui vicino ed è qui che ha composto il Fidelio, diretto dallo stesso compositore nel Theater an der Wien”, racconta seduta al pianoforte appartenuto alla madre come i tanti mobili in stile ‘900 che abbinati al design contemporaneo donano all’hotel un carattere inconfondibile. “Credo che quando soggiorniamo in un albergo desideriamo vivere un’esperienza diversa da quella che viviamo nelle nostre case”: Barbara spiega così il lavoro fatto in collaborazione con un architetto d’interni per la scelta di ogni singolo elemento d’arredo, con l’aggiunta di tanti piccoli particolari che arricchiscono lo stile di originalità. “L’idea base è stata quella mettere in ogni stanza due diverse carte da parati e abbinarle a due differenti colori alle pareti”, aggiunge. Il risultato sono stanze inconfondibili, nelle quali innamorarsi di volta in volta di un lampadario, un tavolino o un pouf, vivere un’esperienza indimenticabile e portare a casa il desiderio di imitare un po’ lo stile che solo una città come Vienna sa donare alle cose.
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