Testo e foto: redazione TiDPress
Città del Vaticano – Il tradizionale presepe al centro della piazza è composto da statue a grandezza naturale realizzate dagli artigiani della regione di Huancavelicana nelle Ande. I colori vivaci dei vestiti e i lama in primo piano, condotti dai Re Magi alla capanna di Gesù Bambino, portano a Roma la testimonianza di un popolo che coltiva l’armonia con la natura, ne esaltano la semplicità e la profonda fede. Maria indossa un cappello tipico delle donne andine e guarda il figlio con tenerezza. Gli indigeni “Chopcca” vivono a 3.600 metri sulle Ande e il loro presepe, incorniciato da rocce e arricchito da architetture tipiche sembra uscito da una favola. Le statue lignee raffigurano anche gli animali come alpaca, fenicotteri, condor andino, vigogne e pecore. Una delle figure più importanti è l’Angelito Chopcca, un angelo che annuncia la nascita di Cristo con uno strumento a fiato. Il Wajrapuco è fatto con le corna del toro e il suo suono deve essere molto potente per essere udito chiaramente tra le aree sconfinate delle Ande.
Accanto al presepe c’è l’abete alto 28 metri, che proviene dal comune di Andalo nelle Dolomiti.
“It’s beginning to look a lot like Christmas” a Piazza San Pietro, dove anche quest’anno la mostra “100 Presepi in Vaticano” è ospitata sotto al colonnato. Sono 126 i presepi da ammirare, realizzati con molta fantasia e utilizzando materiali particolari come corallo, sughero, legno, ma anche cioccolato. L’azienda di trasporti romana, ATAC, ha addirittura trasformato in presepe la parte frontale di un vecchio autobus numero 64 dove un letto di paglia accoglie il Bambinello direttamente dietro al parabrezza del mezzo.
La mostra del presepe “100 Presepi in Vaticano” è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 fino al 9 gennaio 2022