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Roma: l’incanto del gusto al nuovo Dao Restaurant

Un viaggio immersivo nella vera cucina cinese tra tradizione e innovazione in un ambiente di raffinata eleganza. Un’esperienza da non mancare

Roma: l’incanto del gusto al nuovo Dao Restaurant

Testo: Brunella Marcelli

Eleganza. Essenzialità. Eccellenza. Sono questi i tre aggettivi che definiscono alla perfezione la mia esperienza al Dao Restaurant, aperto dal 3 giugno in via Sardegna a Roma. Un’esperienza sinuosa e avvolgente questa, come la calda sala che ti accoglie all’entrata forte dei suoi arredi raffinati e delle sue luci soffuse. Ovunque volgi lo sguardo, provi appagamento. Le proporzioni, i colori e i quadri scelti per decorare gli spazi ti predispongono al silenzio, quel senso di meditazione e raccoglimento che ci vogliono per sentire, gustare e godere di tanta bellezza e sapienza. Tutto è perfetto, senza stonature e tale equilibrio è, oggi, cosa rara. Il Fondatore di Dao Restaurant, Jianguo Shu, aprendo questa nuova sede, ha centrato la sua sfida con una proposta di ristorazione cinese di alto livello, connubio tra autenticità e innovazione: un ponte tra passato e futuro. Contemporaneamente all’apertura di questa nuova sede centrale e prestigiosa, l’originario locale Dao Restaurant di viale Jonio dopo lavori di restyling riaprirà presto i battenti come secondo Dao Bistrot (il primo è quello di piazza Bologna) con una proposta di cucina informale e accessibile, ma sempre fedele alla qualità che contraddistingue il marchio Dao.

Dao Restaurant

La Cina possiede una storia antica nella tradizione culinaria, nelle capacità artigianali, di cui ad esempio l’arte calligrafica ne è chiara espressione e nel nuovo Dao Restaurant di via Sardegna tutto questo si respira. C’è un riallacciarsi ad antichi fasti, reinterpretati però con grandissima sensibilità contemporanea. Merito anche del progetto firmato da Zeki Studio, sotto la guida dell’architetto Emanuela Di Cristino e con la collaborazione dell’architetto Lara Ughetto che reinterpreta i codici estetici della cultura cinese (segni, proporzioni, simboli, colori) con un linguaggio attuale, fatto di forme morbide, materiali naturali e atmosfere calde. Ci sono quindi una chiara visione e un pensiero raffinato che sottendono al tutto, accompagnandoti in questa immersiva esperienza che coinvolge tutti i sensi, nessuno escluso. Ma ora in questo percorso, protagonista diventa il gusto. Deus ex machina della cucina è Xue Denglong, Chef di grande esperienza con una vera passione per l’autentica cucina cinese, ma con una visione innovativa. Un recente viaggio in Cina gli ha permesso di esplorare sapori emergenti e tecniche contemporanee, che oggi integra con rispetto nelle ricette tradizionali. Il risultato è una cucina che pur cogliendo l’essenza della tradizione, riesce sempre a sorprendere anche grazie alla qualità della materia prima.

Questo è stato il percorso proposto. Per cominciare, uno speciale benvenuto con antipasti della tradizione cinese. Straordinari gli Jiaozi Sesamo, ravioli alla griglia ripieni di maiale di Cinta Senese con semi di sesamo e gli Involtini vegetariani. Quindi, abbiamo proseguito il nostro viaggio con delle Pappardelle Saltate con manzo, cipolline, germogli di soia, sesamo e uova, Branzino Croccante in salsa agrodolce, Xiang Wei Niu Rou (straccetti di manzo piccanti) e Fiamma di gamberi piccanti con anacardi e spezie. Abbiamo concluso il nostro viaggio con Bon Bon di riso, dolci palline di riso ripiene di sesamo nero. Da sottolineare la straordinaria Carta dei Vini, curata dalla sommelier Hiromi Nakayama, che include una varietà di opzioni, dalle bollicine italiane ai pregiati champagne francesi. Notevole anche la selezione di vini bianchi, rossi e rosati provenienti dall’Italia e dall’estero. Per quanti desiderino un'alternativa non alcolica, in carta sono presenti rinomati tè, che ben si abbinano alle proposte in menu, come il tè bianco pai mu dan e il tè verde gunpowder. Infine, non mancano i distillati tra cui whisky, rum e grappe.

Al costo di 70 euro a persona il menu degustazione di otto portate comprende i Kong Qi Chun Juan, croccanti fagottini di granchio e funghi, seguiti dai Jiaozi Ci-Ro con manzo e cicoria, e dagli Hai Xian Fen Si, spaghetti di soia saltati con frutti di mare piccanti. Il percorso prosegue con il riso ai porcini e tartufo preparato secondo una personale visione dello chef , lo scorfano alla griglia con zenzero, erba cipollina, salsa di more e soia fermentata e ancora  i gamberi al tè verde di Longjing, il Kou Shiu Ji, pollo in olio piccante di Sichuan e semi di sesamo. Infine, i Si Se Tangyuan al vapore, dolci palline di riso glutinoso per concludere questo viaggio di scoperta di una cucina cinese autentica e sorprendente.

www.daorestaurant.it

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