Terre d'Europa

Il bello e il buono di Lugano

La grande bellezza mediterranea del Lago. Gli stuzzichini ticinesi da Bernasconi sotto i portici della Via Nassa. Il gin Bisbino della Valle di Muggio. Formaggio d'Alpe, salumi, rosé da uve Merlot del Ticino al MaGrott nel Quartiere Maghetti

Il bello e il buono di Lugano

Testo e foto: Paolo Gianfelici

Lugano – Il “Food & Wine Tour” di Lugano inizia verso il tramonto. Incontro Patricia Carminati, l’ideatrice del percorso nel centro storico per gustare le specialità ticinesi, davanti all’International au Lac Historic Lakeside Hotel. Dalla terrazza del quarto piano dell’albergo ho riempito gli occhi della bellezza sinuosa, lussureggiante, mediterranea del Lago di Lugano. A pochi metri da qui c’è Santa Maria degli Angioli con gli splendidi affreschi rinascimentali di Bernardino Luini, il chiostro dei Francescani, il LAC rivestito di marmo dalle molte sfumature di verde.

Adesso mi preparo a scoprire la bontà dei cibi e dei vini locali. Imbocchiamo la Via Nassa, la principale strada della città ed entriamo subito in tema. La nassa è uno strumento per la pesca e Lugano un tempo era un villaggio di case di pescatori allineate lungo la riva del lago. Nell’Ottocento sono stati costruiti i palazzi ed oggi la Via Nassa è l’immagine del lusso e dell’eleganza.

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Prima tappa da Bernasconi Gastronomia, un locale sotto i portici dove poter comperare caviale russo e iraniano, paté de fois gras di Strasburgo ed altre squisitezze. Io opto per degli stuzzichini con materia prima ticinese: una tartare di carne e formaggio fresco, rotolini di luganighetta, formaggi stagionati. Il tutto accompagnato da un ottimo spumante fresco e delicato: lo Charme Bianco, una cuvée di Chardonnay, Pinot nero e Merlot. Per la simpatica insistenza della cameriera (mi proponevo di degustare solo prodotti locali) assaggio un’insalata di polipetti, teneri, squisiti, conditi con un olio extravergine d’oliva molto delicato.

Oggi è mercoledì e per tradizione i luganesi prendono l’aperitivo da Gabbani. I tavolini sotto i portici e sulla piazzetta sono tutti occupati. La base di molti drink del locale è il gin Bisbino, un prodotto artigianale e biologico, prodotto nella Valle di Muggio con le bacche di ginepro e erbe segrete raccolte sulle montagne. Lo assaggio liscio: è un concentrato di profumi naturali che, in un gioco dei sensi, mi trasferisce tra i boschi e i prati d’alta quota.

Gran Café al Porto, La Sala del Cenacolo

Gran Café al Porto, La Sala del Cenacolo

Gran Café al Porto, La Sala del Cenacolo

Gran Café al Porto, La Sala del Cenacolo

Quando entriamo nel Grand Café al Porto sono attratto dalle grandi fette di torta ai frutti di bosco o al cioccolato con la panna, abbondanti e colorate, come solo a nord dei confini dell’Italia si trovano. Ma il motivo della mia visita in questo locale, il salotto di Lugano, è un altro. Qui è passata la Storia con la S maiuscola. Nella Sala del Cenacolo Fiorentino, l’ex-refettorio di un antico convento di suore, nella primavera del 1945, i rappresentanti della Germania nazista e degli Stati Uniti d’America si incontrarono in segreto per discutere la resa delle truppe tedesche in Italia. Oggi nella sala si tengono delle cene private. L’atmosfera è severa, intrigante, misteriosa, ingentilita dagli affreschi di alberi e uccelli.

Il Quartiere Maghetti restaurato è un tripudio di colori, mosaici, luci e ori. Entriamo nella galleria per vistare il MaGrott, un grotto urbano arredato in stile comtemporaneo, aperto di recente da Nicola che propone agli ospiti prodotti gastronomici a chilometro zero. Sul mio tagliere trovo lo squisito formaggio d’Alpe e ottimi salami, prosciutto, coppa, pancetta, il tutto accompagnato da uno spumante rosé ottenuto dalle uve del Merlot del Ticino. Nicola è anche proprietario di un altro grotto sulle rive del lago, scavato nella roccia della montagna, dove secondo la tradizione si conservano al fresco i cibi e i vini. La posizione è stupenda, di fronte a Gandria, e mi propongo di visitarlo alla prima occasione.

Lugano-Paolo-Gianfelici (22)La mia guida Patricia è stata veramente brava a selezionare i locali del “Food & Wine Tour” di Lugano. Attraversiamo il Parco Ciani, il fiume, e arriviamo all’Antica Osteria del Porto. Il sole sta tramontando dietro Montagnola. Ci sediamo ad un tavolo vicino alla riva. Il panorama sul lago e sulle montagne da questa prospettiva è profondo e serpeggiante. Il risotto con il lavarello gustoso e delicato. A Lugano il bello e il buono sono di casa.

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