Terre d'Europa

Il Festival “La Roma russa” nell’incanto di Palazzo Poli

Nella "Sala Dante", sede nell'Ottocento del mitico salotto letterario della Principessa Zinaida Volkonskaya, consegnati i premi del 2° Festival Internazionale della cultura russa nel mondo

Il Festival “La Roma russa” nell’incanto di Palazzo Poli

Nella “Sala Dante”, affacciata sulla Fontana di Trevi, sede nell’Ottocento del mitico salotto letterario della Principessa Zinaida Volkonskaya, consegnati i premi del 2° Festival Internazionale della cultura russa nel mondo

TiDPress

1-Festival-RomaRussa (3)Roma – La premiazione dei vincitori del Festival internazionale della cultura “La Roma russa”, si è tenuta per il secondo anno nella Sala Dante di Palazzo Poli a Roma. In uno dei tanti palazzi della Città Eterna, si potrebbe pensare, ma in verità si tratta di un luogo straordinario, perché sulla sua facciata è stata “appoggiata” la Fontana di Trevi. Dalle finestre dell’altissima Sala Dante , ora ristrutturata in stile contemporaneo, si ammira il fascino della Fontana di Trevi dall’insolita visuale “al contrario”. Progettata dall’architetto Nicola Salvi, le sue statue e le rocce rappresentano il tema dell’acqua e del mare che da questa prospettiva assumono forme, luci ed ombre sconosciute a chi si affaccia per la prima volta da Palazzo Poli.

A metà dell’Ottocento nella Sala Dante, su invito della Principessa Zinaida Volkonskaya che qui teneva un “Salotto letterario russo”, si incontravano scrittori, pittori, scultori russi, italiani, francesi, inglesi. Tra i molti: P. Vjazemskij, V. Zhukovsky, N. Jazykov, I. Turgenev, K. Bryullov, A. Ivanov, Stendhal, Walter Scott e J F. Cooper. Nel 1837, Gogol lesse per la prima volta in pubblico i primi capitoli delle “Anime morte”. La caratteristica principale di questa sala è, adesso come allora, il suono dell’acqua che scroscia lungo la complessa struttura della fontana e fa da sottofondo alle voci e alle note degli strumenti musicali.
L’idea di questo festival è dello scrittore russo Vladimir Torin. I premi di quest’anno sono stati assegnati ad artisti e intellettuali che diffondono la cultura russa nel mondo. Il pubblico presente ha avuto il privilegio di ascoltare la bravura assoluta di Sergei Krylov, uno dei cinque più grandi violinisti al mondo, al quale è andato il premio per la musica. Molto coinvolgente è stato anche il balletto di un’allieva del premiato Andris LIepa. Gli altri premi sono andati alla scrittrice Gusel Jachina, all’architetto Sergei Coban, alla professoressa Silvia Burini e a Elisabeth Cheaure, che dirige il dipartimento di studi slavi a Friburgo. L’alto livello di tutti i premiati indica la migliore strada da percorrere per continuare la tradizione della presenza intellettuale russa nel mondo.

Foto: Festival “La Roma Russa”

Condividi su:

Riproduzione riservata © Copyright TidPress per Terre d’Europa.