Ivana Tamai
Pesaro – Gli chef pesaresi, in onore del loro illustre concittadino, hanno creato i percorsi gourmet per la Settimana Rossiniana di marzo e il Rossini Opera Festival d’estate. Nessun compositore è stato così appassionato di enogastronomia come Gioacchino Rossini. La sua fama di musicista gourmet è legata all’amore per il cibo e alla sapienza nell’accostare i sapori e scegliere le materie prime. Molto esigente al riguardo, Rossini non si potrebbe certo definire un consumatore “a chilometro zero” : il gorgonzola lo faceva arrivare dalla cittadina omonima, il prosciutto da Siviglia, i maccheroni da Napoli, il panettone da Milano, mortadella e tortellini da Bologna. All’amico Giovanni Vitali, spettava poi il compito di spedire da Ascoli Piceno i tartufi . Fra gli ingredienti ricorrenti nei suoi piatti preferiti troviamo appunto tartufi, burro, paté de foie gras, uova e carni: fagiano, tacchino , manzo … Pranzi non proprio frugali dunque che raggiungevano anche le 10 portate in un Crescendo rossiniano di colesterolo puro.
Gli chef pesaresi hanno rivisitato e alleggerito le ricette rossiniane per adeguare l’impatto calorico alle esigenze dei moderni commensali. Si comincia allora con lo sformato di pasta al tartufo seguito da tournedos cotto nel burro generoso e sormontato da paté e tartufi. Per finire immancabile i dolci ispirati al Maestro: Sweet Rossini del Maestro Pasticcere Andrea Urbani o la crema alla Carême, su ricetta di uno dei più famosi chef dell’Ottocento francese. Ad Antonin Carême, Gioacchino era legato da profonda amicizia nata durante gli anni parigini della sua vita. La cucina della bella villa di Passy era un laboratorio fornitissimo dove il Rossini gourmet testava le ricette dedicategli dall’amico chef e le ricambiava con altrettante dediche musicali.
Lo chef Cesare Gasparri (allievo del grande maestro della cucina italiana Gualtiero Marchesi) ha saputo reinterpretare il genio enogastronomico rossiniano alleggerendo i grassi, adeguando le cotture ed eliminando gli eccessi, ma mantenendo intatta l’armonia dei sapori. Fresco di inaugurazione il Rossini bistrot ci accoglie nell’atmosfera informale e sobria di una sala dove prevale il grigio con qualche tocco di bordeaux che richiama in chiave moderna i velluti del vicino teatro dell’opera ( da provare la formula pre e dopo teatro per gustare anche in piedi un eccellente menù veloce nel poco tempo che precede l’inizio degli spettacoli ). Nella bella stagione lo spazio raddoppia con il delizioso dehors che, oltrepassata la cucina, ci accoglie nel silenzio del cortile di questo antico edificio del centro storico.
Il menù, che si ispira al “Dialogo fra due Maestri”, comincia con l’uovo all’uovo con prosciutto San Daniele croccante e profumo di limone. Seguono i cappelletti dal ripieno morbido e delicato di Mortadella Favola, conditi con crema di Parmigiano Reggiano che si fonde con il delizioso profumo del tartufo nero finemente affettato.
E poi, in onore dei celebri Tournedos, ecco il Filetto di vitello alla Rossini secondo Gualtiero Marchesi, dove il tradizionale manzo è sostituito con la pregiata carne di vitello marchigiana, magra e cotta a puntino.
Per finire ancora l’uovo, ingrediente principale nel dolce : una crema diplomatica corposa con sfoglia croccante. Un’armonia di sapori voluttuosi che si susseguono uno dopo l’altro nella pienezza travolgente di una sinfonia rossiniana.
Info
A Casa Rossini la visita sensoriale full immersion, isolati da un paio di cuffie per le degustazioni audioguidate. Le melodie dialogano con i sublimi sapori rossiniani che incantano da un lato l’orecchio e dall’altro il palato. Casa Rossini , Via Rossini, 34, Pesaro www.pesaromusei.it
Teatro Rossini , Piazzale Lazzarini, 1 Pesaro www.teatridipesaro.it
Rossini Bistrot Via Passeri, 80 Pesaro www.rossinibistrot.it
Comune di Pesaro www.comune.pesaro.pu.it