Terre d'Europa

Calcata e il Giardino Portoghesi

Il parco è un luogo naturale con lecci, cipressi centenari, alberi da frutto, ulivi e molti animali: fenicotteri rosa, gufi, capre di Agrigento, asini, gru, cigni neri. Il borgo medievale costruito su uno sperone di roccia tufacea nella valle del fiume Treja

Calcata e il Giardino Portoghesi

Testo e foto: Claudia Giordano

1-Calcata-Claudia-Giordano (4)Calcata – L’architetto Paolo Portoghesi ha realizzato venticinque anni fa con la moglie Giovanna Massobrio a Calcata, un paese di quasi mille abitanti in provincia di Viterbo, un magnifico giardino all’italiana. Il parco si affaccia sull’antico borgo e sulla valle del fiume Treja.
Il giardino è un luogo naturale con lecci, cipressi centenari, alberi da frutto, ulivi, cespugli e fiori. Lungo i sentieri si può sostare per leggere testi di letteratura e di filosofia sistemati su dei supporti. Il contenuto degli scritti è in rapporto con l’ambiente circostante. Le idee si combinano con le sensazioni e tutto ciò rende molto stimolante la visita.

Nel giardino vi sono molti animali: fenicotteri rosa, gufi, capre di Agrigento, asini, pappagalli, gru, cigni neri.
Il borgo di Calcata è stato dichiarato Bandiera Arancione e Villaggio Ideale d’Italia. Le case sono in tufo e alcune risalgono al 1200. Al paese si accede attraverso il caratteristico ingresso che è costituito dalla “bocchetta”, la porta urbana, chiusa anticamente da un ponte levatoio che conduceva ad una seconda porta. Proseguendo s’incontra Piazza Umberto I dove si affaccia la Chiesa e il Palazzo “baronale” degli Anguillara, risalente al XIII secolo. Oggi è la sede dell’Ente Parco regionale “Valle del Treja”. Proseguendo per le viuzze acciottolate si incontra il Museo della Civiltà Contadina ospitato all’interno del Museo Chiesa di San Giovanni. Tra i reperti agricoli spiccano gli strumenti utilizzati per lavorare la canapa, mestiere praticato qui fino a tutto il XX secolo. La galleria Il Granarone, durante il XVII secolo, servì per prestare ai contadini più poveri orzo e grano per la semina. Il grande salone è utilizzato oggi per mostre e convegni. Passeggiando per il borgo, si notano numerosi laboratori, botteghe artigiane, dove si lavorano il legno, il cuoio e la ceramica, e gallerie d’arte.

La Chiesa dei Ss. Cornelio e Cipriano, che sono i patroni di Calcata, è stata progettata da Paolo Portoghesi e da Giovanna Massobrio

 

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