Terre d'Europa

Vienna è tutta un’arte

Le opere sparse nella città aprono un confronto sulle problematiche dell’attuale società in chiave artistica e coinvolgente

Vienna è tutta un’arte

Testo: Elvira D’Ippoliti

Vienna sarà sempre più un grande museo di arte contemporanea all’aperto. Un’apposita società, la Kör, si occupa da diversi anni della valorizzazione della città dal punto di vista artistico su strade, piazze, fermate della metropolitana e in generale in luoghi di aggregazione. I progetti realizzati sono temporanei o permanenti e seguono il principio di non essere solo degli abbellimenti ma parte di un confronto sulle problematiche dell’attuale società in chiave artistica e coinvolgente. Tanti i visi disegnati con tratti decisi e colorati nella stazione della metro U1 Altes Landgut. Le pareti bianche rimandano sguardi un po’ stralunati a chi scende con le scale mobili, ma l’intenzione dell’artista svizzero Yves Netzhammer è proprio quella di far riflettere sulla distanza umana dei pendolari sui mezzi pubblici che si sfiorano ma non si guardano mai negli occhi. Un’opera che andrà di certo rivista dopo l’emergenza della pandemia che ci ha costretti anche a una necessaria distanza fisica. Avremo a quel punto modo di valutare se il distanziamento forzato ha cambiato qualcosa in noi. Fa pensare alla convivenza con gli animali in città l’allestimento di Josef Bernhardt, un artista austriaco che ha occupato una sorta di aiuola cittadina con dei bastoni rossi conficcati nel terreno alla cui sommità si trovano delle casette per uccelli. L’opera ha l’esplicativo e poetico titolo “Warten auf Vögel” (aspettando gli uccellini).

Olafur Eliasson: Installazione luminosa Yellow Fog, 2008 – © Olafur Eliasson / SAMMLUNG VERBUND, Wien, Foto: Rupert Steiner, Wien

Anche un muro di sostegno esterno della metro può trasmettere un messaggio artistico se è realizzato con la purezza del bianco e nero. I colori di una metropoli possono creare una sorta di caos interiore ma questa scritta candida che recita: Underground systems will never die! risalta sul muro nero e invita a sfrondare il nostro sguardo da forvianti orpelli cromatici. L’Atlas, l’artista che ha realizzato l’opera grafica sottolinea l’importanza di un’arte fruibile nelle strade e soprattutto liberamente. Lines and Double è invece un’installazione per la nuova fermata Troststraße della linea di metropolitana U1 realizzata da Michael Kienze. Le linee del titolo sono delle incisioni lineari sulla parete che affianca la scala mobile mentre la scultura è il loro doppio diventato tridimensionale dietro a un vetro. Ma l’arte è anche memoria storica e le 24 stelle di David luminose poste sopra dei pali ricorderanno per sempre che prima del 1938 a Vienna in quel punto esatto della città c’erano quasi cento sinagoghe e luoghi di preghiera che furono distrutti dalla violenza nazista. Per riconoscere la stella di David ci si deve avvicinare alle installazioni. Così nell’intenzione dell’artista Lukas Maria Kaufmann ogni passante è invitato a una riflessione che coincide con un sentimento di vicinanza e di memoria, visto che su ogni palo sono riportate anche le informazioni della relativa sinagoga distrutta e attraverso la scansione di un codice QR è possibile vedere una sua ricostruzione virtuale.

https://www.koer.or.at/en/

https://www.wien.info/it/sightseeing/museums-exhibitions/art-in-the-public-domain

https://www.wien.info/it/sightseeing/museums-exhibitions/art-in-the-subway

Vienna, arte contemporanea all’aperto

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Peter Kogler nella Karlsplatz (mezzanino U1/U2) – © Wiener Linien

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