Terre d'Europa

La Valle di Gastein nel Salisburghese

Mattino: itinerari di malga in malga con intermezzi stuzzicanti. Pomeriggio: nelle "Terme dei sensi“ tra wellness e divertimento

La Valle di Gastein nel Salisburghese

Testo e foto: Paolo Gianfelici

Valle di Gastein

Valle di Gastein

Bad Gastein  – La scoperta della Valle di Gastein inizia dall’alto. Si sale di mattina con l’auto, si parcheggia al primo alpeggio. E si prosegue a piedi. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Dai percorsi impegnativi d’alta quota a quelli adatti alle famiglie. Trecentocinquanta chilometri di sentieri collegano una quarantina di malghe.

Lo sguardo accarezza la lunga vallata verde. Sullo sfondo le pareti rocciose degli Alti Tauri. In basso i paesi e le cittadine: Dorfgastein, Bad Hofgastein, Bad Gastein…. I campanili aguzzi delle chiese, le linee sfarzose dei grandi alberghi della Belle Epoque, le piscine termali. Dall’alto, nella luce del mattino, si ha l’impressione di dominare questo mondo affascinante che sarà esplorato più tardi, durante il tardo pomeriggio e la sera.

Andando di malga in malga la giornata trascorre velocemente, resa ancora più stuzzicante dalle pause per assaggiare l’antipasto contadino a base di speck, formaggio e pane a lievitazione naturale, cotto nel forno a legna, oppure per dissetarsi dopo il lungo cammino con un bicchiere di latte fresco.

Un’escursione d’alta montagna da non perdere è quella negli Alti Tauri, partendo da Bad Gastein. Si sale attraverso boschi fittissimi, lungo i percorsi dei minatori dei giacimenti d’oro, attivi per più secoli fino all’Ottocento. Si passa davanti alle grotte di accesso alle antiche miniere, ricche di radom, il gas benefico per la cura delle artrosi e delle malattie reumatiche.

L' Aconito napello e l'Achillea (in basso a destra)

L’ Aconito napello e l’Achillea (in basso a destra)

Alla fine del percorso si apre un altopiano verde e fiorito. Mi chino per osservare e fotografare un bel fiore color viola. La guida mi mette in guardia. E’ l’Aconito napello, molto velenoso, anche mortale. Una mandria di mucche sta tranquillamente pascolando a pochi metri da noi. Evidentemente sanno distinguere cosa possono mangiare e cosa no. E’ incredibile la varietà di erbe e di fiori che crescono su questo altopiano, letteralmente cosparso di fiorellini rosa, il timo selvatico, e bianchi, l’Achillea, le cui foglioline sono utilizzate in cucina per rendere più digeribili i grassi della carne.

Montagne di granito, semicoperte da nuvole basse, circondano l’altopiano. Decine di rivoli scendono a valle gonfi d’acqua. Vorremmo proseguire verso l’alto per goderci il panorama. La guida, una donna molto scattante, originaria del paese di Heinrich Harrer (“Sette anni nel Tibet”), lancia uno sguardo scettico sul nostro equipaggiamento. Malgrado tutto, proseguiamo con relativa facilità verso l’alto. Ne vale la pena. Siamo saliti in cima all’anfiteatro che la natura ha costruito per celebrare se stessa. Sotto di noi solo roccia e prati. Piove a dirotto. Unici suoni: il sibilo del vento e la scrosciare dell’acqua. E’ un’emozione forte quella di trovarsi circondati unicamente dalle forze delle natura. Molto più in basso si distingue la sagoma di una malga. Ci dirigiamo lì.

Siamo accolti in una casetta che ha le dimensioni di quella di Biancaneve o meglio dei Sette Nani. Dopo la cucina di pochi metri quadrati, c’è la microscopica “Stube”, dotata di tutto quello che una vera “Stube” deve avere: tavolo massiccio di quercia, sedie con l’intaglio a forma di cuore, vetrinetta con esemplari di minerali della montagna (dal granato, al cristallo alla pirite). Dopo poco compaiono dei taglieri colmi di formaggi freschi e stagionati, speck e salsicce con il pane cotto nel forno della malga, dove crescono mucche e maiali secondo le regole dell’allevamento biologico. I sapori sono forti e decisi. Il bicchierino di genziana offerto alle undici di mattina capita a proposito.

Pomeriggio dedicato alla wellness, alle terme, alla visita delle località. Nell’Ottocento, re ed imperatori, granduchi russi e principesse tedesche, musicisti e letterati famosi di tutta Europa arrivavano qui d’estate per la cura delle acque. Dalle rocce delle montagne allora come ora sgorgano acque calde e gassose dalle proprietà curative.

Se Dorfgastein è il tipico villaggio austriaco di montagna, le case sparpagliate, l’atmosfera della tradizione, l’ideale per chi cerca l’ospitalità semplice e cordiale del bed and breakfast e le escursioni, Bad Gastein,ospita le Felsen Therme (le terme della roccia), dove si respira un’atmosfera molto vivace e cittadina. Le belle ville Liberty e gli alberghi dell’Ottocento sprizzano ancora l’energia dell’antico splendore, malgrado siano soffocati dalle nuove costruzioni. Verso sera sfavillano le luci dei negozi,ristoranti,caffè,casinò. E’ l’ambiente ideale per chi ama, dopo il contatto con la natura e l’esercizio dello sport,immergersi in un’atmosfera quasi metropolitana. Con il vantaggio di trovarsi contemporaneamente circondati dai boschi e sotto l’acqua scrosciante delle cascate. Bad Gastein è forse l’unica città al mondo ad avere in pieno centro un’altissima cascata naturale.

Alpentherme Bad Hofgastein

Alpentherme Bad Hofgastein

Bad Hofgestein, situata tra le montagne di Gastein, interamente moderna, è dedicata allo sport ed alla wellness. Alpentherme Bad Hofgastein è una struttura molto giovane, funzionale e ludica. Sei aree destinate al benessere e al divertimento propongono una nuova dimensione del concetto “wellness”. Gli ideatori del centro hanno concepito “Le terme dei sensi“, dove si può nuotare sotto una cupola con schermo a 360° oppure fare la sauna dentro cubi di cristallo, accanto a laghetti alpini.
Un filosofia del benessere-salute-divertimento che incontra perfettamente i gusti veloci degli ospiti di oggi, che non hanno a disposizione il tempo (e il denaro) dei granduchi e delle principesse di un secolo fa.
Per i momenti di riflessione, comunque, è sempre a disposizione (gratuitamente) il “Sentiero dei tre imperatori”, dove lo Zar di Russia e gli imperatori di Germania e d’Austria amavano passeggiare pigramente e a bassa quota per ammirare la stupenda Valle di Gastein.

Informazioni utili:

SalzburgerLand Tourismus
www.salisburghese.com

Gasteinertal Tourismus
www.gastein.com

Austria Turismo
www.austria.info

 

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