Terre d'Europa

Nizza: giochi d’acqua e mare angelico

I giochi d’acqua sulla Promenade du Paillon sono preceduti da una fitta nebbia artificiale, dove i gabbiani se la godono zampettando sul suolo umido. Poche centinaia di metri più in là, sulla battigia formata da ciottoli bianchi, va in scena un altro spettacolo: quello liquido delle onde in movimento nella Baia degli Angeli.

Nizza: giochi d’acqua e mare angelico

Elvira D’Ippoliti

1-NizzaNizza – Le statue luminose poste sopra alte pertiche in Place Masséna rappresentano, secondo le intenzioni dell’artista, il catalano Jaume Plensa, persone concentrate nella conversazione. La sera è tiepida, malgrado la stagione. Passeggiando in questo ampio spazio urbano, tra il Jardin Albert 1er, la Promenade du Paillon e Vieux Nice, prendo confidenza con la città affacciata sulla Baia degli Angeli. Vieux Nice è un dedalo di vicoli su cui si scoprono ristoranti, birrerie e locali per tutti i gusti, ma anche piccoli negozi con merce originale, come

giocattoli e gioielli. E’ strano camminare su queste stradine senza vedere il mare, l’elemento caratteristico della città. Di sera si ha l’imbarazzo della scelta su dove prendere un aperitivo o mangiare qualcosa, magari la famosa insalata nizzarda, proposta praticamente ovunque.

Con l’arrivo del nuovo giorno e la luce intensa che entra dalle finestre dell’albergo è difficile resistere al richiamo del lungomare. La lunghissima Promenade Des Anglais comincia all’altezza del Jardin Albert 1er e “sconfina” fino a dove l’occhio può arrivare e la voglia di camminare sostiene i passi dei visitatori. Il mare è il protagonista assoluto di questa parte della città che si rivela essere la vera città, almeno a giudicare dall’affluenza degli abitanti di Nizza che a tutte le ore si ritrovano sul lungomare per dedicarsi alle varie attività legate al movimento che prediligono. C’è chi fa jogging, chi passeggia con il cane, chi va in bicicletta, si sfreccia su pattini e rollerblades e, si cammina a passo veloce: il tutto avviene però a livello stradale con l’incredibile colore del mare – qui si capisce perché questa parte di costa è stata battezzata Costa Azzurra – che fa da sfondo. La presenza di un’ampia pista ciclabile segnata sul largo marciapiedi non fa altro che incoraggiare i ciclisti a percorrerla a tutta velocità, abbigliati come per una gara del Tour de France.

2-NizzaPochi metri più in giù sulla battigia formata da ciottoli bianchi e regolari va in scena tutta un’altra storia. Qui si sta fermi, seduti a guardare il mare da soli o in compagnia, parlando, meditando o pescando e non importa se il cielo è azzurro, grigio o se sta calando la sera: al liquido spettacolo delle onde in movimento nella Baia degli Angeli nessuno sembra voler rinunciare. Di ritorno al livello stradale (di accessi al mare se ne trovano parecchi) basta attraversare la strada per vivere la parte glamour della città composta principalmente da locali con vista mare e grandi alberghi sui quali spicca, se non altro per fama, il Le Negresco. Di bello a dire la verità ha soprattutto le luci che lo illuminano di notte e che ne fanno la costruzione più luminosa di tutta la Promenade des Anglais. Se ci sofferma davanti all’ingresso, si nota soprattutto il cipiglio dei vari addetti al ricevimento degli ospiti e un cartello alquanto antipatico attaccato sulla porta di vetri: le visite al

Negresco di persone curiose di “annusarne” l’atmosfera, non sono gradite. “Il portiere ha l’ordine di allontanare” eventuali scocciatori. Non molto democratico come atteggiamento e di certo fuori dal tempo, visto che il trend generale è quello dell’accoglienza. Al Negresco badano però al concreto e girando l’angolo è possibile sì entrare nell’albergo, ma per farlo bisogna passare per il bar e accettare di pagare un conto salato per qualcosa che a pochi metri di distanza si può ricevere a meno di metà prezzo, magari su una bella terrazza con vista mare come nell’elegante albergo Westminster.

Volendo, si può anche optare per l’aperitivo low cost sulla spiaggia, portandosi da bere e qualcosa da sgranocchiare. Una delle bellezze di Nizza è proprio il suo lungo mare aperto a tutti (anche di fronte all’esclusivo Negresco) e lo spettacolo sulla baia è a disposizione di chi lo vuole apprezzare.

Tornando da dove sono partita – magari a raccontare alle statue luminose su Place Masséna le mie impressioni sulla città – rimango affascinata dai giochi d’acqua nella Promenade du Paillon, preceduti da una fitta nebbia che si solleva sopra una fontana-pedana. Alcuni gabbiani si godono le nebbie zampettando sul suolo ancora umido dal precedente spettacolo acquatico, ma nel momento in cui dai vari fori cominciano a zampillare i getti d’acqua sempre più alti, volano verso luoghi più tranquilli. L’acqua crea una danza geometrica che attira l’attenzione dei passanti. Solo le statue restano immobili nella loro posizione. Il Jardin Albert 1er ospita anche una bella giostra per bambini e gli adulti possono accomodarsi più in là, sotto una tettoria di legno, su poltroncine girevoli, fissate a un binario circolare, che come piccoli treni girano su se stessi dopo aver dato una piccola spinta con i piedi. Nizza mi ruota intorno con i suoi colori, la voglia di muoversi dei suoi abitanti, le tradizioni e la modernità, il suo mare azzurro e quella capacità tutta francese di godersi la vita.

 
 
 
 
 
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