Terre d'Europa

Langhirano: una castello e un prosciutto da favola

Stefano Borchini del prosciuttificio Slega racconta la storia del Prosciutto di Parma DOP, accarezzato dal vento della vallata, all'ombra del castello di Torrechiara

Langhirano: una castello e un prosciutto da favola

Testo e foto: Paolo Gianfelici

Langhirano, Castello di Torrechiara, Bianca Pellegrini

Langhirano, Castello di Torrechiara, Bianca Pellegrini

Langhirano – Il viaggio in minivan da Bologna verso Langhirano non è nè divertente, nè panoramico. Il traffico sull’autostrada per Parma è molto intenso. I treni Frecciarossa corrono nei due sensi sulla linea dell’Alta velocità. La monotonia dei capannoni industriali è interrotta solo dalla stazione AV Mediopadana, “un’onda dinamica” lunga mezzo chilometro, opera di Calatrava.
Il paesaggio cambia quando si lascia l’autostrada e il minivan sale sulle colline. Nella valle, attraversata dal Torrente Parma, campi di grano verde smeraldo e terreni arati dalle forme geometriche. Il Castello di Torrechiara appare dall’alto all’improvviso , come l’illustrazione di un libro di favole. Sullo sfondo le cime innevate dell’Appennino.

L’aria del Mar Tirreno, dopo aver superato i boschi di faggi e castagni dell’Appennino, si infila nella vallata e crea a Langhirano le condizioni ottimali di umidità per la stagionatura del Prosciutto di Parma DOP. Stefano Borchini, proprietario del prosciuttificio Slega, racconta ai visitatori il processo di produzione della DOP, regolato minuziosamente dal disciplinare.
Le cosce dei maiali, nati e allevati nelle regioni italiane del centro-nord, continuano ad affluire sul nastro trasportatore. I tagliatori le sollevano una per una con la mano sinistra e con la destra, molto abilmente e rapidamente, rifilano con il coltello la cotenna e alcune parti grasse. “Il risultato, osserva Stefano, è che le cosce di maiale sembrano adesso delle enormi cosce di pollo”. Segue la salatura del prodotto e la stagionatura che dura almeno 12 mesi. Le correnti d’aria della Val Parma giocano un ruolo fondamentale. I prosciutti sono appesi in locali ben aerati e il personale esperto apre e chiude i finestroni a seconda dell’umidità dell’aria esterna. Saliamo ai piani superiori. Stefano infila un sottile osso di cavallo in un prosciutto scelto a caso, lo annusa e sentenzia: “Va bene!”. La parola definitiva, però, spetta agli ispettori dell’Istituto Parma Qualità che autorizzano l’azienda ad apporre su ogni prosciuto la corona ducale, il marchio distintivo del Consorzio. A questo punto il Prosciutto Parma DOP può essere messo in vendita. “Ma noi preferiamo, concude Stefano, farli stagionare altri 7-8 mesi”

Non posso che approvare, dopo aver degustato alla “Taverna del Castello” il suo prosciutto di venti mesi. Il magro della fetta è morbido nella sua totalità, senza margini troppo stagionati e quindi più duri e salati, il grasso si scioglie sulla lingua, il gusto è intenso e delicato, dolce e un po’ saporito nello stesso tempo. Un prosciutto da favola!

Ma Langhirano non finisce di stupire. Proprio sopra la “Taverna” si innalza Torrechiara. Come nelle fiabe il castello è munito di tre cinta di mura e quattro torri angolari. Il fascino di questo luogo è arricchito dalla Camera d’Oro che conserva un ciclo affrescato, dedicato all’amore eterno che unì Pier Maria Rossi a Bianca Pellegrini di Arluno, vissuti nel Quattrocento. I due innamorati sono i protagonisti delle scene e la figura di Bianca è rappresentata quattro volte con preziosi abiti di sete broccate e con il mantello del pellegrino. Sullo sfondo sono dipinte le montagne dell’Appennino, i corsi d’acqua, le terre coltivate. Dalla loggia del castello si ammira questo paesaggio. Un luogo per amare e per sognare, come nelle favole.

Informazioni utili:

L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani – capofila del progetto – Consorzio Cacciatore Italiano DOP, Consorzio Mortadella Bologna IGP, Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP sono i protagonisti di una campagna europea di valorizzazione delle produzioni di qualità in Italia e Germania

“Autentico Piacere Europeo – European Authentic Pleasure”  www.europeanauthenticpleasure.eu  è il nome del progetto di promozione dei salumi Made in Italy, cofinanziato dall’Unione Europea e che si propone di valorizzare il settore della salumeria, di aumentare il livello di riconoscimento dei marchi di qualità europei e di migliorare nel consumatore la consapevolezza del loro valore sul piano della sicurezza degli alimenti, della tracciabilità, della tradizione, dell’autenticità, degli aspetti nutrizionali e sanitari.

Slega, Prosciutto di Parma DOP
www.slega.it

Castello di Torrechiara
www.castellidelducato.it/castellidelducato/castello.asp?el=castello-di-torrechiara

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