Terre d'Europa

Alsazia, Colmar: la città biscotto

Un tuffo nel passato, vivendo il presente fatto di passeggiate tranquille, musei, soste golose e acquisti nei negozi di una città che non tralascia nessun particolare per essere bella e gradevole

Alsazia, Colmar: la città biscotto

Testo e foto: TiDPress

Colmar-Elvira-Dippoliti-TiDPress (2)Colmar – Il giro delle meraviglie di Colmar comincia da uno dei tanti accessi al centro storico che è anche una grande isola pedonale. L’aspettativa che accompagna la scoperta di questa città dell’Alsazia a pochi chilometri dalla Germania e dal Reno non viene delusa. Quello che si nota appena arrivati è di certo il gran via vai di turisti: poi mentre ci si muove su strade e stradine ci si rende conto che qui a tutti è possibile ritagliarsi un angolo di stupore. L’attrazione principale della città è la sua architettura. Antiche case a graticcio, costruite nel tipico stile tedesco antico, si mostrano agli sguardi dei visitatori che camminano con il naso all’insù. Balconi di legno scuri abbelliti con fiori colorati, piccoli tetti a punta, intonaco bianco o del colore del sole: Colmar potrebbe limitarsi a questo per essere affascinante. In Alsazia però si curano i particolari e molte facciate e balconi delle case sono abbellite con cicogne (il simbolo di questa regione della Francia), spighe di grano, fiocchi, girandole colorate, sagome di pupazzi dai contorni arrotondati che sembrano disegnati da un bambino e che raffigurano i tipici biscotti che si vendono qui. Il tutto assemblato insieme con gusto e senza mai risultare esagerato.

Quando lo sguardo si abbassa a livello stradale ci si delizia nell’osservare le vetrine dei negozi: pasticcerie (con i biscotti racchiusi in deliziose scatole di latta), antiquari, ricercatezze alimentari (tra cui la famosa quiche lorraine) e persino souvenir carini e per nulla kitsch. A Colmar ogni dettaglio è studiato per essere gradevole e la città ha l’invidiabile capacità di essere turistica e autentica allo stesso tempo. Per fare una sosta golosa in una delle tante caffetterie o in un ristorante non si ha che l’imbarazzo della scelta. Una caffetteria dal fascino un po’ agé si trova davanti all’ingresso della cattedrale. I tavoli all’aperto sono inondati dal sole. Qui ci sono meno turisti rispetto a quelli seduti in altri locali a pochi metri da lì a conferma della regola non scritta che a Colmar, se lo si desidera, si possono gustare anche angoli della città più tranquilli. Da questa prospettiva lo spettacolo è l’andirivieni delle persone che con un po’ di fantasia si possono trasformare negli abitanti del passato medievale di Colmar. La scenografia di quel periodo storico è talmente intatta da facilitare al massimo il gioco del tempo.

Colmar-Elvira-Dippoliti-TiDPress (4)bisLa visita può proseguire in uno dei musei della città come il Musée Unterlinden che si trova all’interno della chiesa dei Domenicani e nel chiostro del convento. Colmar è anche una città d’acqua e il canale che l’attraversa si snoda in un quartiere che porta il significativo nome di Petite Venise. La tranquillità e la bellezza di questa parte della città sono il ricordo ideale da portare a casa.

Informazioni utili:
www.tourisme-colmar.com
 
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