Testo e foto: Lisa Mittelberger
Alpbach – L’armonia è la nota caratteristica di questa ampia vallata del Tirolo.Tutto è bello, proporzionato ed equilibrato. A cominciare dalla natura: le montagne tonde che la circondano, senza picchi e asperità rocciose, sono interamente coperte di boschi e di pascoli. Quando arrivo in bus di pomeriggio nel villaggio di Alpbach (dalla stazione ferroviaria di Brixlegg, sulla linea che viene dal Brennnero), scopro un luogo dall’architettura armoniosa: tutte le case nuove riproducono fedelmente le linee di quelle antiche e queste ultime sono state accuratamente restaurate. Il rosso dei gerani accompagna per tutta la lunghezza i balconi di legno. Girando per le strade del villaggio ho l’impressione irreale di camminare sul plastico costruito dall’urbanista, ma riprodotto in scala reale. La presenza di numerose famiglie di turisti del Nord Europa, molto vivaci, mi richiama alla realtà. I gruppi familiari prendono d’assalto l’autobus diretto alla stazione della cabinovia che porta al Wiedersbersberger Horn e al Gratlspitze. Andrò anch’io il giorno dopo lassù, dove potrò godere di una indimenticabile vista spettacolare a 360 gradi sulle montagne del Tirolo.
Oggi vado nella direzione opposta. Desidero scoprire la magia di questo luogo che conserva il fascino dell’antico villaggio tirolese, ma guardando al futuro. Gli eventi politici, economici e scientifici del Forum Europeo di Alpbach si svolgono ogni anno d’estate nel Centro Congressi. L’edificio è stato costruito interrato sulle pendici della montagna. Una enorme vetrata a spirale fa entrare la luce nelle sale interne. Passeggio sopra il tetto del Centro su un soffice tappeto d’erba, dove un gruppo di ragazzi gioca a pallone. Gli umani possono benissimo perseguire i loro progetti di progresso senza rubare niente alla natura.
Proseguo il mio itinerario casuale attratta dal fragore dell’acqua di un torrente. Lungo il corso d’acqua sono state collocate delle installazioni che richiamano antichi usi locali, come il piccolo mulino per macinare le erbe aromatiche oppure sculture di natura simbolica, come il cerchio inscritto in un triangolo (l’eterno divenire della vita). Più di tutto mi piacciono in questo percorso le tappe che invitano alla meditazione sul rapporto tra l’uomo e la natura, da realizzare attraverso un contatto fisico, oltre che mentale. Come appoggiare semplicemente la mano sulla corteccia di un albero, pensando con rispetto alla sua storia di essere vivente della Terra. O come mettere i piedi nell’acqua di una fonte sorgiva, riflettendo sul ciclo di questo elemento prezioso, ma non inesauribile.
Risalgo verso l’alto e poi ridiscendo attraverso i sentieri che circondano il paese. Alla fine mi ritrovo di fianco alla chiesa parrocchiale con il suo campanile così aguzzo che sembra spiccare il volo verso il cielo. Il sole sta tramontando dietro le montagne in fondo alla vallata. Un insolito fascio di luce a forma di arcobaleno, di colore arancione e rosa-violetto, si arrampica sopra la falce della luna crescente.
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Info:
Il sito in italiano dell’ente del turismo della valle di Alpbach https://www.alpbachtal.at/it suggerisce alle famiglie alcuni itinerari e luoghi da visitare per vivere una vacanza in armonia con la natura. Con la cabinovia si raggiunge il “Lauserland” sul monte Wiedersbersberger Horn. Per il ritorno a valle c’è la pista per slittini su rotaie che scende fino alla valle con una velocità da trattenere il respiro. Dalla cima del Reither Kogel parte il percorso ad anello che attraversa il bosco incantato di Juppi. Tutte le corse in funivia sono gratuite per gli ospiti degli hotel a cui viene rilasciata la Alpbachtal Card. Un altro luogo molto gettonato della vallata sono il lago di Reintal. Le tre forre sono facili da percorrere, in particolare la gola Kundler Klamm nella cui acqua bassa brillano pietre colorate.