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Winter Wonders: Bruxelles si accende di magia natalizia

238 espositori, 35 giorni di festeggiamenti e un Natale tra arte, tradizione e solidarietà

Winter Wonders: Bruxelles si accende di magia natalizia

Con 238 espositori, 35 giorni di festeggiamenti e 8 diverse location a Bruxelles si è aperto il sipario sulla Winter Wonders (Plaisirs d’Hiver), celebre rassegna di eventi e mercatini dedicati al Natale e alla magia delle feste. Un’occasione unica per scoprire una città sempre più accogliente e creativa.

Il programma è ricco di proposte: gli chalet con le leccornie del periodo natalizio e i capolavori dell’artigianato locale, la ruota panoramica alta 55 metri, gli spettacoli di suoni e luci nella Grand Place e sulle facciate dei monumenti più famosi, il curling, la pista di pattinaggio su ghiaccio e le giostre per i bambini, compresa la possibilità di volare a bordo della slitta di Babbo Natale.
Tra serate a tema e appuntamenti musicali, non mancano esperienze esclusive, come l’accesso, su prenotazione, alla Torre del Municipio: 200 gradini a spirale ripagati da uno straordinario panorama a 360 gradi sulla città addobbata a festa. Tante le novità, a cominciare dalla Grand Place, che propone una rivisitazione in chiave artistica di due grandi classici: l’albero di Natale e il presepe. L’iconico albero quest’anno è stato affidato alla progettazione del designer belga Jean-Paul Lespagnard, noto per lo stile eclettico che unisce pop, artigianato e sperimentazione: il risultato è un vero e proprio inno alla meraviglia del Natale nel quale si fondono luce, arte e solidarietà. Le decorazioni, create una ad una, celebrano l’apertura alla diversità e la convivialità della capitale: al termine delle festività saranno messe all’asta per raccogliere fondi destinati alle banche alimentari, mentre l’albero sarà riciclato. Anche il presepe si rinnova, con Les Étoffes de la Nativité, un’installazione poetica di Victoria-Maria, interior designer di Bruxelles acclamata dalla stampa internazionale per il suo stile raffinato e audace. L’opera è allestita all’interno di una struttura che richiama le Serre Reali di Laeken: una sorta di serra luminosa e leggera, a metà tra una tenda nomade e un cielo stellato. Il centro è animato da figure a grandezza naturale, realizzate come bambole di stoffa, vestite con tessuti folkloristici di recupero – lino, raso, velluto – che raccontano la tradizione tessile del Belgio.

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