Terre d'Europa

Piccola e grande Bruxelles

Le stradine strette del centro storico e l’acciottolato un po’ sconnesso ricordano atmosfere di tempi lontani. Il passato ed il presente convivono nella capitale d’Europa, anche se a volte sembrano vivere da separati in casa.

Piccola e grande Bruxelles

Testo e foto: TidPress

Bruxelles –  A lato di una chiesa un giardino all’italiana, lo Square du Petit Sablon, risplende nel verde delle aiuole. Anche il parco è piccolino, ma la grata in ferro battuto che lo delimita è massiccia e sulla sommità fanno mostra di sé una serie di statue in rame che rappresentano persone “sorprese” nella loro attività di artigiani o mercanti.

Sulla Place du Grand Sablon gli stand del tradizionale mercato dell’antiquariato hanno pareti e tetto di stoffa a righe rosso e verde. Il sabato mattina Bruxelles espone qui oggetti che deliziano gli occhi di appassionati e curiosi: vasi, quadri, posate, argenteria, gioielli. Il proprietario di una bancarella sembra uscito da un quadro di Jan Vermeer. Il suo volto sbuca tra porcellane e gioielli messi in mostra con eleganza.

La birra si scrive in Belgio con la b maiuscola e la si assapora con ogni piatto, apprezzandone la leggerezza ed il gusto morbido, ma privo di indecisioni. Ci si tuffa nella storica birreria “La mort subite”. Il nome appare lugubre, ma la sua origine è legata al gioco dei dadi in cui il perdente era soprannominato appunto il morto

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