Terre d'Europa

VALENCIA: LAS FALLAS

di Fabrizio Cartocci

Valencia (E.T.News) - Marzo è un mese speciale per la città di Valencia. La “Fiesta fallera” ovvero delle “Las Fallas” ha inizio con la prima domenica di marzo e si conclude alla mezzanotte del 19 , giorno di S.Giuseppe.


La Madonna in piazza

Il popolo spagnolo è tra i popoli che meglio sanno divertirsi,
in ogni regione, città, villaggio spagnolo la fiesta corrisponde ad un avvenimento che accade solo una volta l´anno. Con scrupolosa meticolosità questo “ semel in anno licet insanire” assume nelle fieste un significato serio e profondo, risultato di una lunga e paziente preparazione spirituale e materiale. Ogni anno di generazione in generazione, la fantasia popolare si rivela, prende forma e diviene qualche cosa di reale, si può toccare, vivere, ricordare, è un arricchimento continuo.
Almeno per una volta l´anno spira questo vento di follia collettiva, si mangia, si balla, non si dorme, si uccide la tristezza, le convenzioni sociali, il conformismo, la morte.

Centinaia di migliaia di visitatori provenienti da ogni parte della Spagna, ai quali si uniscono mediamente 80.000 turisti europei, costituiscono complessivamente oltre un milione di persone che confluiscono a Valenzia per partecipare a questa suggestiva Fiesta Fallera; celebrata fin dal 1528.
La festa si apre con la “Crida” , l´annuncio ufficiale di venire alla Fallas, fatto con fanfare dal Mayor di Valencia e dalla regina della festa la “Fallera Mayor”. Il primo sabato di marzo c´è “La exposición del Ninot”, una rappresentativa e spettacolare figura in cartapesta salvata dal fuoco e “la Cabalgata del Ninot” una allegra e comica sfilata di gruppi e personaggi in vesti comico-satiriche. Quindi “la Cabalgata del Reino” sfilata di carri e gruppi folcloristici del popolo valenciano.
La città in questi giorni è una esplosione di vita e di allegria sia di giorno che di notte, migliaia di persone di ogni età animano le strade ed i locali fino alle quattro del mattino in un crescendo progressivo di vitalità che culmina nella massima intensitá nei giorni dal 15 al 19 di Marzo.
Ogni giorno verso mezzogiorno in molte fallas, ma la più importante è quella di piazza dell´Ayuntamiento alle 14,00, si celebra una usanza tipicamente valenciana: la Mascleta”.Questa é una manifestazione pirotecnica di botti ed esplosioni diurni. In modo magistralmente sincronizzato per circa 10 minuti si succedono ritmici “botti” con apoteosi finale che finiscono per costituire una vera e propria originale sinfonia del rumore.
Oltre a varie altre manifestazioni da non perdere dalle ore 16,00 del 17 di Marzo la “Offrenda”, la sfilata più importante della festa.
Per circa due giorni circa 150.000 partecipanti i “falleros” e le “falleras”uomini e donne vestiti con gli antichi costumi tradizionali valenciani ricchi di splendidi colori, sfilano per le due principali vie della città fino a notte inoltrata, accompagnati dalle bande musicali.
Costituendo i trecento comitati delle diverse “fallas” gli sfilanti raggiungono la piazza della “Virgen”, portando dei mazzi di fiori da offrire ad una gigantesca madonna, di piú di 14 metri di altezza, costruita per l´occasione dinnanzi alla chiesa della “Virgen de los Desamparados”.
Dopo i due giorni di sfilata la facciata della chiesa, la piazza e progressivamente il manto della Vergine si veste per tutta la sua altezza di migliaia di fiori variopinti dando una impressionante ed indimenticabile visione.
Ogni sera dalle 24,00 all´01,00 migliaia di persone affollano i ponti ed il “ Paseo de la Alemada” che si affacciano sull´ex fiume oggi il “Jardin del Turia”, per assistere ai “Castillos”: i fantastici fuochi d´artificio valenciani.
I fuochi d´artificio vengono fatti in tutto il mondo, ma sicuramente chi vede quelli valenciani durante le “Fallas”ed in particolare quelli della notte del 18 Marzo, vedrà i più belli della sua vita.
Migliaia di stelle variopinte sorgono improvvisamente nel cielo creando innumerevoli figure e giochi di colore, più di 2.000 Kg. di materiale pirotecnico viene bruciato per decine di minuti. a tutto ciò assiste una folla mediamente di 100.000 persone!
Ma l´elemento principe di questa interminabile festa ragione prima e significato recondito sono le “Fallas”. Più di 500 variopinti e colossali monumenti (Ninot) di cartapesta, legno e plastica si ergono in ogni angolo della città, ma solo negli ultimi quattro giorni, dal 15 al 19 di marzo, vengono scoperti e divengono visibili.
Di carattere satirico riproducono personaggi politici, sportivi, d´attualità e/o anche vere e proprie ricostruzioni di situazioni avvenute nell´anno, che lasciano il visitatore incantato ed impressionato per la loro maestosità, la fantasia, i colori, la ricchezza di particolari e spesso grande è la sorpresa per come si possano sorreggere libere, in coraggiosi ed impensabili intrecci e sviluppi, in sfida alle leggi della gravità.
Realizzate nel corso dell´anno complessivamente da circa 200 specifici artigiani, 600 specialisti (pittori, scultori, carpentieri), 900 aiutanti e 700 apprendisti, superano nel complesso 7.000 metri cubi di materia, per i quali vengono utilizzati oltre 215.000 Kg. di vernice, 780.000 Kg. di pasta e colla, 740.000 Kg. di carta pesta, 2.500 metri cubi di poliuretano; tanto per comprendere l´entità delle costruzioni!
Il nome Falla viene dalla lingua araba valenciana parlata dai Mori durante l´occupazione del secolo XIII° ed ha la sua origine etimologica dal latino “ facula” ovvero “ torcia ” e per estensione “ fuoco ”. É il fuoco che, nella notte del 19 marzo, iniziando dalla affollatissima e centrale piazza dell`Ayuntamiento, incendierà contemporaneamente tutti i “Ninot”della città, in un impressionante spettacolo di fuoco e scintille dal fascino pagano di tempi remoti; la “Crema”. Tramite la “Crema” il fuoco trasformerà i Ninots in Fallas, liberando il significato e la carica satirica e critica presente in essi, esorcismo liberatorio di profonde radici rituali ed antico significato.
Questa lunga affascinante festa valenziana, la cui natura mista tra significativi rituali pagani e caratteri con elementi di cristiana religiositá tradizionale, si conclude con il fuoco, le ceneri e poi il silenzio; un innaturale silenzio e povere ceneri dalle quali, comunque rinascerá l´anno prossimo con la stessa intensitá, la stessa passionalitá e ricchezza con altre “Fallas” cariche di nuovi.significati da esorcizzare.
Per informazioni rivolgersi ai seguenti indirizzi:
Ufficio spagnolo di turismo a Milano – via Broletto,30 Tel.0039.02.72.00.46.17
Ufficio spagnolo di turismo a Roma – Via del Mortaro,19 Tel .0039.06.678.28.50-678.31


Una figura di cartapesta

La Crema: bruciano i Ninot
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