Terre d'Europa

Il Museo delle Bambole nella città delle favole

di Paolo Gianfelici

Le bambole guerriere elleniche e la colombella con le ruote, in mostra nell’unico museo al mondo con una sezione dedicata ai giocattoli dell’antichità. I giochi come imitazione della vita. Patria e famiglia, i simboli delle bambole dell’Ottocento: Lucia con l’ombrellino, in stile Biedermeir, e la poupeé-garcon in uniforme con la bandiera e la sciabola.


Bambolotto snodato di epoca romana

Cavallo con le ruote dell’Antico Egitto

Hanau (E.T.News) – L’Hessisches Puppenmuseum è l’unico al mondo a possedere una collezione di bambole antiche, costruite dal 3000 a.C. al 500 d.C. In Grecia e a Roma erano prodotte, utilizzando appositi stampi, diversi tipi di bambole snodate. Nel Museo di Hanau, città della Germania a venti chilometri da Francoforte, sono esposti, centinaia di altri balocchi con cui giocavano i bambini dell’antichità: il carrettino trainato dal cavallo, la colombella con le ruote, i 38 pezzi di un servizio in miniatura composto da tazze,scodelle, piatti, anfore, brocche, lampade ad olio, vasi per la cottura dei cibi. Un mondo vivo e fantastico in cui trovano espressione sia i sentimenti materni delle bambine (il bambolotto sdraiato è veramente bello, quasi un’opera d’arte), sia le tradizioni e gli istinti di un mondo violento ( il piccolo gladiatore, le bambole guerriere elleniche).

Secondo Walter Benjamin i giochi sono un’imitazione della vita. Il direttore del museo di Hanau, Martin Hoppe, ci spiega il rapporto tra i giocattoli e la storia della civiltà.
La vita delle donne appartenenti alle classi borghesi, durante il 19mo secolo, è rappresentata in modo schematico: i bambini, la cucina, la moda. Le case delle bambole sono uno spaccato dello stile dei mobili che arredano le abitazioni, del modo di vivere delle famiglie, persino dei programmi di lavoro della cameriera e della bambinaia. Nei giochi dell’Ottocento ci sono le due facce della medaglia: virtù domestiche e virtù patriottiche. Così accanto alla bambola Lucia, in stile Biedermeier, graziosissima, avvolta nel suo elegante vestito nero e accessoriata di un ombrellino da sole dello stesso colore, c’è la bambola-garcon di carta pesta che gioca in uniforme con il cannone, la bandiera, la sciabola.

Ipswich Haus è il modellino di un palazzo di abitazioni a più piani, della seconda metà dell’Ottocento, in cui le classi medio-alte europee vivevano in ampi e comodi appartamenti.
Sbirciando attraverso le finestre e le porte si vedono le camere da pranzo con tavoli apparecchiati in maniera inappuntabile, boudoir drappeggiati come bomboniere, camere da letto, cucine, bagni, camere per la servitù. Gli abitanti di Ipswich Haus sono distinti signori, giovani signore e graziosi bambini, tutti vestiti secondo il principio “l’abito fa il monaco”.

Minimundus è la riproduzione in miniatura di un magazzino universale dei primi del Novecento, dove avrebbero potuto fare lo shopping i fortunati abitanti di un edificio del genere Ipswich Haus. Una coppia scende dalla lussuosa Mercedes e si avvia con passo sicuro verso la vetrina del grande magazzino dove sono esposti i soprammobili Kummel in miniatura. All’interno del Minimundus, in un reparto specializzato, una signora con una bambina osserva attentamente i servizi dipinti a mano delle porcellane di Meissen e delle ceramiche Wedgwood. Nel magazzino universale si trovano settori dove si vendono anche le merci comuni, come la frutta e la verdura, il pane ed i dolci in un vasto assortimento.

L’Hessisches Puppenmuseum si trova al centro di un parco ad Hanau-Wilhelmsbad. La città in cui sono nati i Fratelli Grimm ospita ogni anno tra maggio e luglio il Festival delle favole (www.hanau.de). Info sul museo: www.hessisches-puppenmuseum.de

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