Testo e foto: Paolo Gianfelici
Milano – Come a casa e meglio che a casa: il ristorante “Classico” a Milano offre la possibilità di assaporare genuini piatti della tradizione lombarda in un’atmosfera che strizza l’occhio al salotto buono di una volta con emozionanti elementi di design contemporaneo. La prima cosa che si nota entrando è il bel bancone con alle spalle la scaffalatura modulare in legno scuro composta da cubi sormontati da un elemento decorativo. Il bancone è un elemento importante per gli abitanti del quartiere intorno a Via Marcona che si fermano volentieri per un caffè o un aperitivo. I clienti che rimangono a mangiare hanno più tempo per ammirare l’elegante carta da parati con pattern grafici bianchi e neri, le sedie di legno lucido e dallo schienale in paglia di Vienna, i divanetti colorati, gli specchi tondi che amplificano lo spazio e le aperture ad arco che separono le due sale. L’impressione generale è di raffinata gradevolezza. Un ambiente che invita a sostare come a casa di amici accoglienti e discreti.
La cucina è il regno dello chef Massimiliano Ciocchetti che cura ogni piatto nei minimi dettagli. Massimiliano è un concentrato di energia e non stupisce che riesca a non abbassare mai l’attenzione per quanto riguarda la scelta degli ingredienti e la conseguente ristretta rosa di fornitori fidati, come l’azienda agricola in provincia di Milano, dove acquista la carne e le verdure biologiche, nonché la realizzazione dei piatti. “Credo nel potenziale delle ricette tradizionali”, racconta lo chef, “mi piace arricchirle con ingredienti più contemporanei, come il panko per la costoletta alla milanese, che contribuiscono anche a renderle più leggere”. Ecco sul piatto le polpette a base di bollito, i mondeghili, che portano in tavola i sapori di un tempo, quando il concetto di circolarità del cibo, dell’assenza di spreco era alla base di ogni famiglia italiana. La bontà è di moda e molti giovani scelgono il ristorante “Classico” per rivivere l’atmosfera del pranzo della domenica e gustare un risotto alla milanese che strappa commenti come: “mi sembra di mangiare il risotto della nonna”. Per realizzare questa “magia” Massimiliano sceglie riso Baldo Riserva, pistilli di zafferano e completa il piatto con jus e midollo di vitello alla brace. Lo stesso vale per la costoletta fritta nel burro chiarificato e magnificamente presentata nel piatto come un meritato trofeo alla più genuina milanesità.
Oltre ai piatti della tradizione ci si delizia il palato con un uovo cotto a bassa temperatura con crema di fave, spuma di parmigiano 24 mesi, polvere di caffè e tartufo nero per proseguire con gli spaghettoni di Gragnano conditi con aglio, olio, peperoncino e impreziositi con aragostella, bottarga di ‘Cabras’ e bisque saporito. A rendere piacevole il pranzo contribuisce anche la colonna sonora del locale che ripropone i classici della musica italiana a partire dagli anni ’60 che piacciono a tutti e creano un’atmosfera davvero speciale.
Classico Trattoria contemporanea e Cocktail Bar
