Terre d'Europa

Biot: il lato artistico della Provenza

La tradizionale lavorazione  del “vetro con le bolle” nel paese affacciato sul blu della Costa Azzurra. La visita dei laboratori che producono originali oggetti artistici

Biot: il lato artistico della Provenza

Elvira D’Ippoliti

Foto Biot Tourisme

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Foto Biot Tourisme

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Biot – Sarà la posizione panoramica con vista sul blu del mare della Costa Azzurra a ispirare la creatività degli abitanti del paese di Biot che si trova a mezz’ora di strada da Nizza. Un soggiorno qui equivale comunque a una full immersion nell’artigianato e nell’arte. Con l’aggiunta di quella nota divertente rappresentata dalla possibilità di visitare oltre ai negozi anche laboratori e atelier, oltre ad alcuni musei. Senza tralasciare la bellezza della natura perché tra il comune di Biot e quello di Valbonne si estende il fiabesco Parco Dipartimentale di La Brague, dove camminare (a soli 4 chilometri dal mare) lungo rinfrescanti corsi d’acqua che formano in alcuni punti affascinanti cascatelle. I sentieri che hanno una lunghezza dai quattro agli undici chilometri sono tutti segnalati e per i cammini più lunghi è anche possibile scegliere i mezzi pubblici per il ritorno in paese.

Biot è una vera e propria fucina d’arte. Nel 1956 è cominciata l’entusiasmante avventura della vetreria di Biot e del suo caratteristico “vetro con le bolle”: una tecnica detta “malfin” (imperfetta), ma che rende unico ogni oggetto visto che le bolle intrappolate nel vetro sono molto belle da vedere. Una visita in una delle vetrerie è d’obbligo. La magia e la leggerezza della creazione del vetro hanno un fascino antico al quale è difficile resistere. A Biot l’inventiva si spinge ad abbinare al vetro anche la cottura di alcuni cibi e si può provare l’emozione di gustare carne o pesce cotti su “strisce” di vetro fuso.

Foto Biot Tourisme

Foto Biot Tourisme

Un giro nei negozi degli artigiani che realizzano anelli, collane e altre meraviglie dalle forme originali, lavorate con cura e fantasia, è d’ispirazione per altri acquisti. E tanti altri oggetti in ceramica e vetro da scegliere. A scorrere la lista delle varie gallerie d’arte, laboratori e atelier, si ha l’impressione che Biot sia abitata solo da artisti. E chi non lo è magari dopo un soggiorno qui potrà diventarlo.

 

www.biot-tourisme.com/it/

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