Terre d'Europa

“Venezia. Infinita Avanguardia”

Il film documentario prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital sarà nelle sale l’11, il 12 e il 13 ottobre. Alle sequenze di pura poesia tra canali, palazzi e opere d'arte si intrecciano le testimonianze di personaggi che Venezia la vivono o l'hanno studiata

“Venezia. Infinita Avanguardia”

Redazione TiDPress

Un film che apre un mondo: quello della città lagunare che ha festeggiato nel marzo 2021 mille 600 anni dalla fondazione. E ciò che nel tempo Venezia ha creato e continua a creare in fatto di arte, mestieri, stili di vita, fascino. Vedendo il film documentario, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, nelle sale l’11, il 12 e il 13 ottobre, si scopre che di Venezia pensiamo di conoscere molto e in realtà sappiamo poco. “Venezia. Infinita Avanguardia” conduce per mano lo spettatore e affida all’attore Carlo Cecchi e alla giovane pianista Hania Rani, che ha curato anche la colonna sonora originale, il compito di aprire questo mondo fatto di bellezza, ma soprattutto di innovazioni che continuano in ambito artistico a riempire di creatività una Venezia dalla quale molti abitanti si sono allontanati. Ci sono regole difficili da seguire per vivere una città che galleggia sull’acqua, dove non ci sono strade e tutto – come sottolinea il film – è un confondersi di riflessi sull’acqua. La realtà sembra fluida come la laguna, la cui straordinaria magnificenza naturale è sottolineata da immagini al tramonto o altre subacquee che svelano il mistero dell’aspetto del fondale.

“Venezia. Infinita Avanguardia”
“Venezia. Infinita Avanguardia”
Pietro Longhi (1701-1785)
Pietro Longhi (1701-1785)

Le tante testimonianze di personaggi che Venezia la vivono o l’hanno studiata in modo approfondito sono una miniera di informazioni che inframmezzano sequenze di pura poesia tra canali, palazzi – come quello dove la pianista polacca compone o l’attore Cecchi sfoglia libri antichi recitando definizioni su Venezia di grandi artisti che lasciano senza fiato – e particolari architettonici colti da droni curiosi di tutto ciò che dal piano “stradale” non è possibile ammirare. Strumenti di oggi a confronto con strumenti di allora: il film si conclude con l’affresco di Giandomenico Tiepolo “Mondo Novo” che ritrae una piccola folla di spalle in attesa di sbirciare dentro a un cosmorama, una sorta di realtà virtuale del 1791 – anno in cui fu realizzato l’affresco – nella quale perdersi in un minuscolo mondo ricreato con pannelli, specchi e lenti per raccontare le nuove terre esotiche scoperte in quegli anni e dipinte da pittori al seguito dei grandi navigatori. A Venezia nelle piazze era facile imbattersi in scene di questo tipo, perché a ben pensarci chi abita o visita questa città, oggi come allora, è preso da una sorta di vortice di vita che all’insegna “non è mai abbastanza” spinge a creare, scoprire, andare avanti e vivere il presente e il futuro davanti all’importante scenario del passato.

VENEZIA. INFINITA AVANGUARDIA è stato realizzato con il sostegno del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco e anche grazie alla collaborazione con Art Events nella sua Chiesetta della Misericordia, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Casa Bortoli e FONDAZIONE TEATRO LA FENICE.

Giambattista Tiepolo (1696-1770) Mondo novo
Giambattista Tiepolo (1696-1770) Mondo novo

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