Terre d'Europa

Viaggio a tavola
Asparago bianco, vino ed aromi a Zambana

Testo e foto: Valeria Napoleone



 L’ortaggio proviene da un terreno soffice, limoso, asciutto, sabbioso, che nasce dalla confluenza dei due fiumi Noce ed Adige in Provincia di Trento.

Zambana (TidPress) L’asparago bianco di Zambana è diventato DE.CO., prodotto a denominazione comunale. Vanta antiche origini in questo territorio e se ne decantavano le lodi già nel 1800. E’ dalle parole di Riccardo Lagorio, massimo esperto italiano in tema di DE. CO., che si percepisce l’importanza di questo marchio per il quale “Zambana è esempio […] per dare all’Italia intera beneficio e prosperità”.

Per Zambana, l’asparago non è solo un ortaggio, è “identità del territorio”, come ha sottolineato il sindaco Michele Moser, il simbolo della Zambana Vecchia che fu distrutta nella frana del novembre 1955 ed a cui l’amministrazione vuole ridar vita attraverso la costruzione di un villaggio ecosostenibile.
Questo ortaggio è carnoso, sodo, tenero e sostanzialmente assente di fibra, talmente delicato da renderlo perfetto come ingrediente base di un intero menù: dall’antipasto al dessert.
Proviene da un terreno particolarmente soffice, limoso, asciutto, impalpabile, sabbioso, che nasce dalla confluenza dei due fiumi Noce ed Adige.
L’impianto dell’ortaggio dura fino a dieci anni; il prodotto finale ha una lunghezza massima di 22 cm e può superare anche i 2 cm di diametro.
A questo prelibato ortaggio possono abbinarsi gli ottimi vini autoctoni: dai bianchi Nosiola e Gewürztraminer ai rosati Teroldego ed ai rossi Lagrein, Marzemino, Rebo e Teroldego Rotaliano.
Zambana e dintorni offrono panorami suggestivi di vigne terrazzate ed ottime cantine aperte anche alle visite, come quella dell’Istituto Agrario di San Michele, le cui mura del vecchio monastero agostiniano in cui viene ospitata, creano un ambiente sospeso fra modernità e fascino centenario; la Cantina Endrizzi, rinomata per aver adottato speciali sistemi per evitare l’uso d’insetticidi ed ove il buon vino riposa in botti di rovere cullato da un sottofondo musicale o la Cantina La Vis, dove il visitatore è accolto ed accompagnato lungo il percorso del “Vino Racconta”, ove la storia di La Vis è descritta con opere d’artisti in un’atmosfera magica e poetica fatta di colori, aromi e sapori.
Quando il grande vino incontra l’alta cucina in un ambiente di raffinata ospitalità, quando i diversi profumi ed aromi dello stesso si abbinano ai sapori di specialità gastronomiche regionali come l’asparago bianco, allora vi sono opportunità golose da scoprire lentamente, assaporando tutto il fascino della realtà locale.
Un’attività per intenditori, ma anche un divertimento per gli appassionati!

Info:

www.esperienzatrentino.it
www.trentino.to
www.stradadelvinoedeisapori.it
www.la-vis.com
www.iasma.it
www.masofranch.it

15.05.2007

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