Terre d'Europa

Romania: intervista al Presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Adrian Nastase sulle prospettive del turismo romeno

di Paolo Gianfelici

La Romania è il paese europeo con le maggiori potenzialità turistiche non sfruttate. La grande varietà del paesaggio, dalla catena dei Carpazi alle grandi pianure della Muntenia, dal litorale del Mar Nero al delta del Danubio ed alle colline della Moldavia, dona a questa terra una dimensione ed un fascino esclusivi. Poi, ci sono le città di origine germanica della Transilvania, con le chiese gotiche e le case con i tetti spioventi e le strutture in legno, i monasteri affrescati all’esterno della Moldavia e le chiesette in legno dell’Oltenia e del Maramures. Attraversando questo Paese situato ai margini dell’Europa, ma profondamente legato alla cultura europea, si vive la straordinaria esperienza di percorrere a ritroso secoli di storia sconosciuta e misteriosa.


Il Monastero di Voronet
(Foto:Ente Turismo Romania)

Il Presidente del Consiglio dei Ministri della Romania, Adrian Nastase, ha accordato in esclusiva ad “Europa Turismo News” la seguente intervista:

Domanda
Chi si reca in Romania, in genere, rientra a casa sua con un sentimento positivo.
Perché l’ospite straniero sceglie la Romania come meta delle vacanze?

Risposta
“Cosa spinge gli italiani a venire in Romania? Metterei in primo luogo la denominazione del Paese, che ricorda la civiltà romana, che ha avuto un’influenza decisiva sull’evoluzione della nostra nazione, ed il fatto che vi sono ancora molti monumenti di quel periodo. La parentela linguistica, il romeno e l’italiano appartengono alla stessa famiglia linguistica, forse rende i contatti umani più facili e più diretti. Forse lo spirito dei romeni, aperto, con inclinazioni artistiche, vicino allo spirito mediterraneo, gente ospitale e creativa, offre al visitatore un conforto spirituale.
Certamente coloro che arrivano qui da noi, e non mi riferisco solo ai suoi connazionali, sono attirati dagli straordinari paesaggi, in montagna ed al mare, dalla flora e dalla fauna specifiche,dalle tradizioni e dalla cultura, dalla gastronomia. Gli elementi architettonici, a cominciare dalle case con i tetti spioventi del Paese dei Moti, le decorazioni di legno scolpito che impreziosiscono le case, i monasteri del Maramures, le fortezze medievali della Transilvania, i monasteri in stile Bizantino della Moldavia, i palazzi e le ville di campagna in stile Brancovenesc della Muntenia. Sono solo alcuni esempi di cultura europea che esercitano una grande attrazione nei confronti dei visitatori. La Romania ha portato sulla scena europea esempi di elevata cultura, rappresentati da numerose personalità come Constantin Brancusi, padre della moderna scultura, Eugen Ionescu, che ha rivoluzionato la drammaturgia moderna, Gorge Enescu, grande compositore ed interprete, Mircea Elide, autore della prima enciclopedia delle religioni comparate, e la lista potrebbe continuare….

Non voglio propormi come promotore del turismo romeno. E’ compito del ministro del turismo e di coloro che si occupano direttamente di questa attività. Posso tuttavia informarla che il governo che guido ha sostenuto questo settore di attività e che le misure prese hanno fatto registrare importanti passi avanti sul cammino del riconoscimento della Romania come “paese turistico”. Nel 2002, caratterizzato in tutto il mondo da alcune influenze negative per il turismo, la Romania ha realizzato una crescita del 22% delle entrate valutarie di questo settore. Questa percentuale la dice lunga sul trend del turismo romeno!

Perché gli stranieri che visitano la Romania ritornano a casa con idee e sensazioni diverse da quelle di partenza? Perché al di là delle immagini negative presentate spesso dai mass media internazionali (molte delle quali sono una componente della vita anche di altri paesi) la Romania si presenta al visitatore come un terra accogliente, con fenomeni naturali unici, un ambiente non inquinato, un’ infrastruttura turistica vicina agli standard europei, un’atmosfera di tranquillità e di sicurezza che fanno si che il soggiorno del visitatore sia disteso e piacevole.

Sono lieto che lei abbia sottolineato i giudizi positivi di coloro che ritornano da un viaggio in Romania. Lei rappresenta una pubblicazione di prestigio.
La inviterei a visitare personalmente alcune delle attrattive turistiche della Romania, perché lei se ne convinca direttamente, sul posto .

Domanda
Oggi il turismo d’arte è un segmento importantissimo della domanda europea di viaggi. Il suo paese, come Lei mi ha detto nel corso della sua visita a Roma, “Ha una sua specificità storica, come punto di incrocio di molti imperi”, mentre l’ immagine spesso ricorrente all’estero è quella agricolo-patriarcale.
Quali sono gli obiettivi e le realizzazioni del suo governo (in materia di restauro dei centri storici, fruibilità di monumenti e musei ecc.), perché i turisti europei possano con maggiore facilità scoprire e visitare nel “crocevia romeno” un “pezzo” rilevante della storia e dell’arte del nostro continente?

Risposta
Senza voler fare qui un corso di storia, ricordo solo che la posizione geografica della Romania, ai confini tra i grandi imperi del passato, quello asburgico, quello ottomano e quello russo, che hanno influenzato, ognuno in maniera diversa, l’evoluzione del nostro Paese. Testimonianze concrete di questo passato possono essere facilmente osservate in Transilvania, Moldavia e Muntenia.
Potrei portare l’esempio della costruzione dei luoghi di culto, come una difesa dell’ortodossia di fronte all’invasione ottomana, rappresentati dai monasteri della Moldavia, affrescati sulle pareti esterne, che si sono conservati sino ai giorni nostri, il cui valore è stato riconosciuto dall’Unesco che li ha inclusi nel patrimonio mondiale, tra di essi Voronet, definito la “Cappella Sistina dell’Oriente ortodosso”.
Non insisto sulle città medievali, sulle chiese e sulle cittadelle fortificate della Transilvania, con elemento gotici, che esercitarono un’influenza positiva sulla cultura, sui mestieri e le abitudini degli abitanti della zona e che costituiscono anche oggi delle piccole “oasi” del Medio evo architettonico, alcune uniche in Europa.
Forse l’immagine “agricolo-patriarcale”, che lei ha menzionato nella percezione degli stranieri, può essere affrontata da due punti di vista: il primo, riconoscendo il fatto che dobbiamo amplificare le azioni di informazione e di promozione, non solo turistiche, il secondo, molto più vicino alla realtà, che la Romania rappresenta un esempio eccellente di sviluppo di una forma moderna e piacevole di turismo europeo, il “turismo rurale” o “vacanze in campagna”.
In un’epoca dominata dallo stress, dai computer, dalla televisione, gli uomini sentono la necessità di ritornare alla natura, di cambiare ambiente, di respirare un’atmosfera “patriarcale”, in cui si possano rilassarsi, prendere contatto diretto con la vita di campagna, con le tradizioni , la gastronomia, il folklore locale. E, se guardiamo le statistiche, il numero di coloro che scelgono questa forma alternativa di turismo è in grande crescita.

Domanda
Cosa si sta facendo per il restauro dei centri storici delle antiche città di tradizione tedesca in Transilvania? E, dato che essi furono in gran parte distrutti dall’urbanizzazione selvaggia degli anni ’60-’80, pensate oltre che a restaurare, anche a ricostruire, almeno in parte, quello che c’era prima?

Risposta
Le antiche città di tradizione tedesca della Transilvania, in gran parte conservate in un periodo di forte urbanizzazione, godono di attenzione da parte del governo, delle autorità locali ed anche di alcuni organismi internazionali. Sighisoara e Sibiu, Medias e Brasov sono alcune delle città il cui nucleo medievale sarà restaurato e ricostruito in un periodo successivo.
Sottolineerei il fatto che iniziative tedesche ed inglesi desiderano contribuire al restauro di alcuni elementi della loro cultura, conservati sul territorio romeno, ma ancor più interessante per la sua rivista, mi sembra il fatto che molti itinerari turistici comprendono questi monumenti della cultura mondiale

Domanda
Immagini che un suo amico italiano voglia passare un week-end in Romania per scoprire l’arte, la storia, la cultura. Escludendo Bucarest, dove lo consiglierebbe di andare?

Risposta
Ah, questa è una domanda difficile! Le alternative sarebbero tante ed occuperebbero molte pagine del suo giornale, anche escludendo Bucarest dagli itinerari. Per cui mi limiterò a due varianti, secondo lo spirito del turista italiano.

Una si rivolge a coloro viaggiano con la propria auto e vogliono scoprire qualcosa di nuovo: “esplorare” la zona del Banato o dell’Oltenia pede-montana . Visiterei le rovine romane di Baile Herculane, poi le bellissime chiese di Tismana, Bistrita, Hurezu e Dintr-un lemn, le case-fortificate di Curtisoara e Maldaresti, il complesso architettonico di Brancusi a Tirgu-Jiu, e prima di partire, le antiche rovine di Drobeta-Tr.Severin.

Un’altra variante, per coloro che arrivano in aereo, è di visitare la zona del Nord, il Maramures, dove il fascino dei paesaggi, dei costumi popolari, dei portoni di legno scolpito, dei cibi tipici, della “palinca”, l’acquavite della zona, delle pittoresche vallate dei fiumi Iza e Mara, delle antiche chiese di legno. E poiché parliamo di “spiritualità” romena, raccomanderei a coloro che visitano il Maramures una breve sosta al “Cimitero allegro” di Sapana, da dove si riparte con un’alta prospettiva sulla vita.In ogni caso, a prescindere dalla meta del viaggio, la Romania può offrire molto per una vacanta.
Auguro ai vostri lettori di trascorrere delle bellissime vacanze, includendo la Romania nelle loro mete!

Info: Ente Nazionale per il Turismo della Romania (Direttore: Dr. Ligia Hofnar), Via Torino,95 00184 Roma tel.06 4880267
Web: www.romania.it e www.mtromania.ro


Monastero di Voronet-
Affresco del Giudizio
Universale (Foto:Ente Turismo Romania)

Tessitrice del Maramures
(Foto: Ente Turismo Romania)
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