Terre d'Europa

Praga: l’isola di Kampa

di Paolo Gianfelici

Sull'isola si sente solo il fragore della Moldava ed il suono delle campane di Mala Strana. Una piacevole sensazione d’isolamento. Le rampe di una scala ti portano tra le statue barocche del Ponte Carlo.


L’isola di Kampa (Foto P.Gianfelici)

Il Ponte Carlo (Foto P.Gianfelici)

Praga (E.T.News) – Dalla finestra della mansarda osservo di notte la neve cadere trasportata da un forte vento sui prati del Monastero di Brevnov. Ho preso alloggio in questo antico convento sulle colline, poco distante dal Castello di Praga. E’ stato restaurato di recente e trasformato in un piccolo albergo, ottima sistemazione per chi arriva e parte dal vicino aeroporto internazionale.
La mia camera è piccola (è stata come tutte le altre la cella di un benedettino), ma deliziosa con due abbaini e le travi a vista di legno di quercia che sorreggono il tetto. Nel grande parco regna il silenzio, a parte i rintocchi ogni quarto d’ora dell’orologio della chiesa barocca.

La mattina seguente la città è coperta da un sottile manto di neve che le dà una vivacità speciale, rispetto al grigiore dei giorni precedenti. Praga andrebbe visitata in primavera, estate ed autunno, quando i colori forti dei grandi parchi e dei giardini fanno da cornice alle tinte pastello delle facciate dei palazzi.

Percorro le strade del quartiere di Mala Strana (la Città Piccola) in direzione dell’Isola di Kampa, invasa dalle acque durante l’alluvione del 2002. Il restauro dei palazzi è stato ultimato pochi mesi fa. Prima di arrivare sull’isola si passa davanti ad un edificio del Settecento con la croce maltese scolpita. Appartiene agli antichi proprietari di Kampa: i Cavalieri di Malta. Attraverso un canale su cui si affacciano antichi mulini con grandi ruote di legno nell’acqua. Gli edifici dell’isola sono molto sobri rispetto allo splendore della capitale ceca. Dopo aver passeggiato per qualche centinaio di metri lungo i vialetti dei prati, su cui si alzano enormi ippocastani, capisco perché questo luogo è tanto amato dai praghesi, specie durante la stagione mite. Qui si sente solo il fragore delle acque della Moldava ed il suono delle campane delle chiese di Mala Strana. Il Ponte Carlo e la Città Vecchia sono molto vicini, vicinissimi e nello stesso tempo lontani. E’ una sensazione strana e piacevole per chi ama isolarsi e poi, salendo una scalinata, ritrovare tra le statue barocche del Ponte Carlo, la vita di tutti i giorni.

Info: www.czechtourism.com
www.prague-info.cz
Hotel Adalbert (Monastero di Brevnov) : www.hoteladalbert.cz


L’isola di Kampa (Foto P.Gianfelici)

Il Monastero di Brevnov (Foto P.Gianfelici)
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