Terre d'Europa

Luoghi segreti del Gargano

Partenza dal Resort Baia dei Faraglioni alla scoperta di uno dei territori più misteriosi d'Italia. Gli antri della costa, la grotta dell'Arcangelo, patrimonio dell'umanità UNESCO, l'atmosfera nordica nella Foresta Umbra.

Luoghi segreti del Gargano

Testo e foto: Paolo Gianfelici

Mattinata – L’esperienza di viaggio nel Gargano stupisce dalla base di partenza: l’hotel Baia dei Faraglioni, un 5 stelle L. Non è il lusso a sorprendere, normale in questa categoria superiore di alberghi, ma la posizione unica del resort. Sui terrazzi delle suite, al bar-lounge, ai bordi della piscina, passeggiando lungo i vialetti fioriti, vedute “incantevolmente belle”  ti circondano a 360 gradi. Boschi color verde bottiglia ricoprono la montagna rocciosa che scende a picco sulla Baia dei Due Faraglioni, la spiaggia privata dell’hotel. Centinaia di gabbiani sono appostati sulla sabbia, pronti a spiccare il volo verso il mare verde smeraldo. Una fantasmagoria di colori e di profumi. La foresta arriva fino alla recinzione del resort e i cartelli del Corpo Forestale dello Stato ammoniscono a non entrarvi, neppure a piedi, senza autorizzazione. Peccato! I mille colori delle orchidee che crescono nelle radure potrò solo immaginarli.

Baia dei Faraglioni Beach Resort

Baia dei Faraglioni Beach Resort

Mi sono appostato per ore come un gabbiano nei luoghi più suggestivi del resort. Dopo essermi goduto la natura con tutti e cinque i sensi (ho anche assaggiato un limoncello prodotto con i limoni del parco dell’albergo), parto alla scoperta del Promontorio del Gargano, uno dei luoghi più misteriosi d’Italia.

Per svelarlo, inizio dal mare. Salto sul gommone che si è avvicinato alla spiaggia ghiaiosa e dorata. Si passa vicino ai due faraglioni della baia che sembrano il pilone di un ponte gigantesco e l’arcata di un ponticello. Il mare, il vento, la pioggia hanno modellato la roccia calcarea, facendole assumere strane forme oscure. Percorriamo molte miglia in direzione di Vieste. Le grotte si succedono una dopo l’altra lungo la costa. Entriamo nella grotta a campana, dove regna il buio pesto, poi in quella dei colori, lastricata dalla natura con rocce variopinte, nella grotta dei tre occhi rivolti al cielo e in molte altre. Tutte sembrano custodire segreti antichi. Tesori di pirati? Di sicuro, fino a pochi anni fa, erano i contrabbandieri a nascondere qui le loro  mercanzie.

Con l’eccezione della Baia di Pugnochiuso, invasa dalle costruzioni, il resto della costa fino a Vieste è incontaminata dal cemento. La natura aspra e selvaggia ha “obbligato” l’uomo a rispettarla. Mille anni fa le falesie del Gargano dovevano apparire così anche ai soldati saraceni che si avvicinavano con le navi al promontorio. Antiche torri di avvistamento sono rimaste in piedi nei punti più alti e si chiamano anche oggi “Torri saracene”. Un poco più in basso, un trabucco, l’arcaica, gigantesca macchina da pesca di legno, tenta di intercettare i branchi di pesci che si muovono lungo la costa.

Baia dei Faraglioni Beach resort

Baia dei Faraglioni Beach resort

Prima di Vieste il comandante inverte la rotta e fa ritorno alla Baia dei Faraglioni. Il breve viaggio in mare è stato un lungo, emozionante, tuffo nel passato profondo ed ignoto.

Un altro viaggio breve in chilometri, ma lontano nel tempo è a Monte Sant’Angelo. Il santuario San Michele Arcangelo, uno dei più antichi della cristianità, è stato dichiarato nel 2011 Patrimonio dell’Umanità protetto dall’Unesco. La strada sale sui tornanti della montagna sopra la piana di Mattinata, un gigantesco tappeto, decorato da migliaia di piante d’ulivo, digradante verso il mare. All’improvviso appare una cittadina posata sulla roccia, le case candide, i tetti poco spioventi ornati con bizzarri comignoli.

Dagli spalti del Castello di Monte Sant’Angelo, in particolare dalla Torre dei Giganti, pentagonale, eretta dopo l’anno 1000, si gode un panorama sconfinato sulla Puglia: il Golfo di Manfredonia, la distesa del Tavoliere, le città della costa barese, l’Appennino Lucano.

Dopo aver ammirato il mondo dall’alto, scendo ottantanove gradini per arrivare alla grotta dell’Arcangelo, nel vicino santuario. Secondo la tradizione nel 493 S.Michele apparve qui per incoraggiare gli abitanti del luogo a resistere ai barbari. Da allora, in particolare durante le Crociate, la fama del luogo si estese in tutto il mondo cristiano. Tutto il Gargano è soffuso da un’aura di misticismo e di mistero. Il fascino dell’ignoto. Forse perché un tempo era difficile arrivarci. Le paludi lo separavano dalla terra ferma. Restava l’approdo dal mare. Ma anche spostarsi all’interno del promontorio, ricoperto di boschi, non era facile.

Monte Sant'Angelo

Monte Sant’Angelo

Lascio Monte Sant’Angelo in direzione di Vieste, percorrendo la strada interna che attraversa la Foresta Umbra. Scoppia un temporale. Malgrado siano le due del pomeriggio,  tra i faggi giganteschi e fitti di luce ce ne è poca. L’atmosfera è molto cupa. Un cartello sostiene che mi trovo in “Una foresta del Sud con alberi del Nord”. In realtà qui di Sud non c’è niente, salvo il mare vicino, ma invisibile. Sembra piuttosto lo scenario di una favola dei Fratelli Grimm o meglio, dato che non smette di tuonare e lampeggiare, di un romanzo gotico.

 

ALLEGRO ITALIA
Hotel & Resorts
www.baiadeifaraglioni.it
Beach Resort
Lit. Mattinata – Vieste, Km 16
Casella Postale n° 68  71030 Mattinata (FG) 
Tel. (+39) 0884.559584 Fax.(+39) 0884.559651
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