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Il ritmo avvincente di Vienna

La capitale austriaca presenta il suo universo musicale per il 2017: anniversari, concerti e tanta atmosfera

Il ritmo avvincente di Vienna

TiDPress

Wien Tourismus, Fiaker, Wien, 2015, copyright www.peterrigaud.com

Wien Tourismus, Fiaker, Wien, 2015, copyright www.peterrigaud.com

Una caccia al tesoro che è anche un’esperienza di teatro immersivo: con questa iniziativa l’Ente del Turismo di Vienna in collaborazione con Austria Turismo ha portato a Roma “Vienna Secrets”. Si tratta di un’appassionante avventura urbana che dopo aver diviso i partecipanti in diverse squadre dà a ognuno di loro il primo indizio per trovare una famosa ladra di opere d’arte e il presunto libro dei segreti che avrebbe trafugato a Vienna e portato a Roma. La caccia al tesoro riesce a coinvolgermi subito: da Piazza Navona insieme alla mia squadra, la gamma, cammino a passo veloce verso la Galleria Sordi. Lì avviene il primo incontro con uno degli attori. Il signore che riconosciamo per la sua aria un po’ stralunata ci dice che sta cercando il Macro e che si è perso. Appare subito evidente che il suo scopo è quello di trattenerci senza darci il successivo indizio, ma alla fine si sbilancia. Così, da una libreria antiquaria di Via Piè di Marmo a Palazzo Venezia (che fino alla Prima Guerra Mondiale è stata l’Ambasciata Austriaca) passiamo da un attore all’altro. Di tappa in tappa mi accorgo che questo gioco qualcosa di magico lo ha: infatti mai Roma mi è apparsa più affascinante. Inoltre, i richiami alla capitale austriaca hanno il potere di evocarne effettivamente l’atmosfera e, ovviamente, il desiderio di tornarci. Parliamo di Freud, del gusto tutto viennese per il divertimento, dell’abitudine di bere un buon caffè accompagnata da una fetta di Sachertorte in una delle storiche caffetterie. Verso la fine della caccia al tesoro incontriamo un personaggio particolare in Piazza San Silvestro: l’edicola è un immaginario chiosco dove si vendono le salsicce e la signora bionda e piena di entusiasmo ci parla della sua passione per il Valzer accennandone anche alcuni passi: più viennese di così!

Alla fine del gioco del libro non si avrà traccia: del resto prometteva a chi lo leggeva fama e denaro, che oltre a essere poco importanti nella vita non si ottengono di certo con facilità. La famosa ladra ci aspetta in un ristorante: alta, bionda, vestita di nero con vistosi gioielli finti. La recita a un certo punto si interrompe ma nell’aria rimangono la magia di Vienna e il suo ritmo: quest’ultimo sarà anche il Leitmotiv per la promozione turistica del prossimo anno. Tante le ragioni per recarsi a Vienna. La musica, i musei, il buon cibo e la buona cucina e il gusto tutto viennese del bel vivere, magari al ritmo di un Valzer.


Informazioni utili:

Il 2017 a Vienna è l’anno degli anniversari musicali

175 anni di Orchestra Filarmonica di Vienna: fondata dal compositore Otto Nicolai nel 1842 è una delle migliori orchestre del mondo, per alcuni persino la migliore. Numerosi strumenti dell’Orchestra Filarmonica di Vienna, tra cui il clarinetto, il fagotto o il cosiddetto “Wiener Horn”, il corno viennese, particolarmente difficile da suonare, sono stati realizzati appositamente per l’orchestra. Insieme al suono degli archi viennesi questi strumenti creano una sonorità inconfondibile che è il fiore all’occhiello dell’orchestra. I membri dell’Orchestra Filarmonica di Vienna sono ambasciatori della città e portano la musica di Vienna in tutto il mondo. www.wienerphilharmoniker.at

150 anni del Valzer Sul bel Danubio blu: questo valzer di Johann Strauss fu eseguito per la prima volta il 15 febbraio 1867 e divenne presto l’inno ufficioso di Vienna, un pezzo che non può mancare ai balli di Vienna, che si suona per segnare il passaggio al nuovo anno, e rappresenta anche il classico bis che l’Orchestra Filarmonica di Vienna interpreta al Concerto di Capodanno. Anche la linea aerea Austrian Airlines dopo l’atterraggio suona questo valzer. Chi è interessato alla vita e all’opera del re del valzer può visitare la sua abitazione nel secondo distretto e il curatissimo museo dedicato al compositore. Abitazione di Johann Strauss, Praterstrasse 54, www.wienmuseum.at Museo della Dinastia Johann Strauss, Müllnergasse 3, www.strauss-museum.at

Il Coro dei Piccoli Cantori di Vienna – Quinquennale dell’inaugurazione della sala da concerto MuTh: Il Coro dei Piccoli Cantori di Vienna è sì spesso in tournée, ma si esibisce anche regolarmente a Vienna. Da settembre a giugno lo si può ascoltare anche in occasione della S. Messa domenicale nella cappella della Hofburg, e dal 2012 inoltre il coro ha la sua sala da concerto MuTh nei giardini dell’Augarten. L’edificio dedicato “alla musica e al teatro” è situato accanto alla sede del Coro dei Piccoli Cantori nel secondo distretto, garantisce un’acustica eccellente e offre posto a 400 spettatori. Al MuTh i bambini e le bambine di età che vanno dall’asilo al liceo propongono interpretazioni musicali che dalla musica classica vanno alla word music, al pop e all’opera lirica per bambini. MuTh – Sala da concerto del Coro dei Piccoli Cantori di Vienna, Am Augartenspitz 1, www.muth.at

200 anni della Mdw – l’Università di Musica e Arti performative di Vienna: La mdw, l’Università di Musica e Arti performative di Vienna, fu fondata nel 1817 e rappresenta una delle più grandi e più rinomate università dedicate alla musica, al teatro e al cinema. L’università, che si articola in 24 istituti e 107 corsi di studi, offre formazione a oltre 3.000 studenti austriaci e non. Tra i più importanti diplomati dell’università ci sono Gustav Mahler, Friedrich Gulda, Zubin Mehta, Alfred Brendel, Claudio Abbado e Angelika Kirchschlager. Nel 2017 l’Università di Musica e Arti performative di Vienna celebra il 200. anniversario della fondazione con diversi eventi. I festeggiamenti iniziano già l’8 dicembre 2016 con un’esibizione della Webern Symphonie Orchester diretta da Zubin Mehta nella Sala dorata del Musikverein. Anton-von-Webern-Platz 1, www.mdw.ac.at

Vienna

www.wien.info

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