Terre d'Europa

Romania
Il fascino segreto di una capitale

Testo e foto: Paolo Gianfelici



 Passeggiando per il centro storico di Bucarest, appaiono all'improvviso tenere chiesette che racchiudono al lume delle candele un’atmosfera piena di misticismo

Bucarest (TidPress) – I visitatori stranieri appena arrivano nella capitale della Romania rimangono delusi ed infastiditi dall’accozzaglia di stili architettonici, dal pasticcio urbanistico e dai chilometri di code che sono costretti a fare quando salgono su un taxi. Queste le prime impressioni ricorrenti. In realtà, traffico a parte, le cose non stanno proprio così.
A Bucarest si ammirano molti edifici dalle linee eleganti. La “Piccola Parigi”, costruita nei primi decenni del Novecento, non è un luogo comune. I quartieri a nord della Piazza Romana conservano in gran parte intatto il loro fascino: parchi, laghi, ville e maestosi boulevard. Passeggiando per il centro appaiono, inaspettatamente, tenere chiesette ortodosse che racchiudono, al lume delle candele, un’atmosfera piena di misticismo.

La chiesa Stavropoleos

La chiesa Curtea Veche

A chi ha poco tempo si consiglia di visitare un quartiere dove il caos cittadino e la calamità del traffico sono inesistenti: il piccolo centro storico.
Si parte da Piata Unirii (Piazza dell’Unione), massimo della confusione urbanistica, di stili e di folla metropolitana in transito, e ci si tuffa subito nelle stradine silenziose, ma animate, che partono dalle rive del piccolo fiume Dambovita.
Della Corte Principesca del Sedicesimo secolo restano solo le rovine. Un incendio nel 1847 ha distrutto il quartiere medievale. Nacque al suo posto un rione di commercianti, in gran parte ebrei, che fecero costruire palazzetti pretenziosi, le cui facciate, corrose dal tempo e dall’abbandono, mostrano una sintesi pittoresca dei principali stili europei dell’Ottocento e del Novecento.
Oggi il centro storico vive una stagione di rinascita. Amatissimo dai giovani e dagli studenti della vicina università, è pieno di caffè con i tavoli al centro delle strade pedonali, e la sera si anima di ragazzi alla ricerca di locali, dove ascoltare la buona musica. Le strade Liptcani, Selari, Smardan ospitano interessanti negozi d’oggetti d’antiquariato e di lampade artigianali di vetro.

Ogni martedì centinaia di persone si affollano dentro la chiesa Curtea Veche. Si formano code di fedeli che attendono il proprio turno per consegnare al pope ortodosso una supplica scritta, indirizzata a Sant’Antonio. Il sacerdote la legge e poi recita una preghiera. Nella corte esterna brillano mille candele, accese in due luoghi separati: per i vivi e per i defunti. Il tutto si svolge con ordine, silenzio e concentrazione. Una testimonianza indimenticabile di fede.
Poco distante si trova la chiesa Stavropoleos del Settecento. E’ vuota e buia. Una donna di passaggio si fa tre volte il segno della croce davanti alla porta d’ingresso. Dietro c’è un piccolo chiostro. Mi siedo su una panca e aspiro profondamente il profumo delle rose. La fragranza si mischia nel silenzio con il gorgoglio di una fontana.
Duecento metri più avanti passa Calea Victoriei, un’arteria piena di traffico e di confusione. La evito di proposito ed entro nel “Caru cu Bere”. E’ un locale sontuoso dell’Ottocento con le pareti di legno intarsiato e i soffitti affrescati. Un vero, autentico tempio della birra e dei cibi che la accompagnano, come raramente ormai si trovano in Europa.
Per una breve pausa-caffè ci si può sedere ai tavolini di uno dei locali all’interno del Pasajul Macca. E’ una galleria formata da due bracci che uniscono la Calea Victoriei con la Strada Eugen Carada. Dal tetto di vetro giallo, illuminato dal sole, si spande una luce irreale che avvolge ogni oggetto e persona presente, come in una vecchia fotografia ingiallita.
E’ la Bucarest gentile che guarda al proprio passato con tenerezza e nostalgia. Fuori dalla galleria, sulla Calea Vicoriei c’è un’altra Bucarest: tumultuosa, dinamica, aggressiva, qualche volta sgradevole, in ogni caso decisa a ricuperare i ritardi storici e a raggiungere di corsa l’Europa Occidentale.

Informazioni utili:

Ente Nazionale per il Turismo della Romania
Via Torino, 95 (Galleria Esedra) 00184 ROMA
lunedì – venerdì dalle 09,00 alle 17,00
Tel. +39 06 4880267 Fax +39 06 48986281
www.romania.it
office@romania.it

www.stavropoleos.ro (anche in inglese)
www.carucubere.ro (anche in inglese)

Trasporti sulla strada Liptcani

L’ultimo giorno dell’Anno Accademico
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