Terre d'Europa

Francia Occidentale: la frontiera atlantica d’Europa

di Brunella Marcelli

L’area estrema della Bretagna si chiama “Finistère”, “la fine delle terre”. Le luci e le ombre della Normandia patria del morbido Camembert e dell’ambrato Calvados. Sotto le terre dell’Anjou nella Loira Atlantica corre il più vasto reticolo di gallerie d' Europa.


Loira Atlantica (Foto CRT des Pays de la Loire)

Loira Atlantica (Foto CRT des Pays de la Loire)

Roma (E.T.News) – La vastità dell’oceano, colline con antichissimi vitigni, paludi, riserve naturali, città romaniche e castelli. Questo e molto di più offre l’ovest francese, terra di frontiera dell’Europa sull’Atlantico. Nello scenario sospeso di uno degli hotel più prestigiosi del centro storico romano, Maison de la France, l’ Ente Nazionale Francese per il Turismo, ha realizzato una serie di incontri per rivelare gli aspetti più inconsueti e nascosti delle cinque regioni della Normandia, Bretagna, Loira Atlantica, Valle della Loira e Poitou-Charentes.

La geografia è spesso materia astratta, fatta di carte e simboli e noi crediamo di sapere ciò che abbiamo appreso virtualmente, ma la conoscenza di un territorio è anche fatta di odori, atmosfere, sapori, aneddoti e curiosità che nessun atlante, neanche il più aggiornato, potrà mai rivelarci. Parlare faccia a faccia con gli addetti dei Comitati del Turismo di queste regioni stimola così la nostra curiosità di viaggiatori e ci ritroviamo a tempestare di domande i malcapitati che non capiscono che, in fondo, siamo vergini rispetto ad un territorio, così vicino

Veniamo così a sapere che la Normandia, patria del morbido Camembert e dell’ambrato Calvados, è soprattutto luogo di ombre e di luci. Appartiene infatti a Rouen, la storica capitale regionale, la cattedrale gotica che tanto ispirò il pittore impressionista Monet. Le immagini materiche di quella facciata, dipinte nelle diverse ore del giorno, dalla livida alba fino al tramonto bluastro e rosso, sono un’ attrazione del museo della Gare D’Orsay di Parigi.

Vento, maree, anfiteatri di roccia e dune di sabbia dorata. Colonna sonora: il grido dei gabbiani giganti, grigio-azzurri come il cielo, l’acqua, l’aria di questa terra. Il paesaggio bretone, disseminato di dolmen, menhirs, tumuli, megaliti, evoca leggende e misteri. Qui la natura, prepotente e selvaggia, segna una linea di demarcazione con l’uomo. Non a caso la “Baia dei trapassati” deve il suo nome ad una leggenda bretone. Proprio qui verrebbero traghettate le anime dei morti. L’area estrema della Bretagna si chiama “Finistère”, “la fine delle terre”.

Quanti modi di prender sonno nella Loira Atlantica! Si può dormire in uno scenografico castello, in un maniero, in un’abbazia, in un’antica stazione di posta e persino nel mondo sotterraneo dei “trogloditi”. E’ pazzesco! Sotto le terre dell’Anjou corre il più vasto reticolo di gallerie conosciuto in Europa. Sono oltre 1000 km scavati dall’uomo per estrarre il tufo tra Saumur e Doué-la-Fontaine. In queste gallerie, vere e proprie cittadelle segrete, si coltivano i tre quarti della produzione nazionale di “Champignon di Parigi”.

Non solo castelli. Nella regione della Valle della Loira, intorno alle famose opere architettoniche, vivono parchi, orti e giardini. Quattrocento varietà di pomodori di tutte le forme e colori sono la peculiarità dell’orto del Castello della Bourdaisiére, in Touraine, frutto della bizzarra fantasia del giovane principe, Louis-Albert de Broglie. Veri e propri “quadri” di piante e di fiori si possono, invece, ammirare nelle 12 piccole “camere di verde”, realizzate dall’architetto Gilles Clément nel parco del Castello di Beauregard. E, per finire, i giardini artistici di Drulon: 15 ettari di osmosi tra sculture, land art e spazi naturali, una concezione unica in Francia.

I pellegrini medievali, diretti a Santiago de Compostela, passavano di quì. Nel territorio del Poitou-Charentes si trovano alcune delle più pregevoli chiese romaniche di Francia, come quelle di Saint-Hilaire a Poitiers e a Melle, Saint-Pierre a Aulnay o l’abbazia reale di Saint-Jean d’Angély, tutte tappe lungo il noto “cammino”. E fu proprio un monaco della zona, Aimery Picaud, a scrivere per i pellegrini diretti a Santiago la prima guida completa di osservazioni, informazioni pratiche e persino delle trappole da evitare sulla strada.

Maison de la France
Ente nazionale Francese per il Turismo
Via Larga, 7 – 20122 Milano
Tel 02 58 48 655 – fax 02 58 48 62 22
www.franceguide.com
grandeovest@franceguide.com

Normandia/www.normandy-tourism.org
Bretagna/www.tourismebretagne.com
Loira Atlantica/www.loiraatlantica.com
Valle della Loira/www.visaloire.com
Poitou-Charentes/www.poitou-charentes-vacances.com

30.04.2004

Condividi su:

Riproduzione riservata © Copyright TidPress per Terre d’Europa.