Terre d'Europa

Chemnitz, capitale della cultura europea nel 2025

La città della Sassonia è un mix di stili architettonici moderni e contemporanei che rendono piacevole la sua scoperta

Chemnitz, capitale della cultura europea nel 2025

Testo: Redazione TiDPress

Foto Chemnitz Tourismus

Foto Chemnitz Tourismus

A essere capitale della cultura europea 2025, insieme al duo italo-sloveno Gorizia e Nova Gorica, sarà la tedesca Chemnitz in Sassonia. La città che un tempo era caratterizzata da un’atmosfera di severa attività industriale ha saputo negli anni rifarsi il look. Il risultato è un accattivante mix di linee architettoniche che spaziano tra la fine del 19mo secolo, il 20mo e oltre, con splendidi esempi di Liberty, Bauhaus e fino a una lucente architettura contemporanea. È soprattutto il centro città a regalare a ospiti e abitanti la possibilità di passeggiare con il naso all’insù per ammirare i vari stili architettonici che si armonizzano tra loro scavalcando storia e secoli. Tanti i centri commerciali dallo stile inconfondibile che uniscono la gioia di fare acquisti con quella di trovarsi in un luogo bello e curato nei dettagli. Per tornare indietro nel tempo basta recarsi nel quartiere di Kaßberg dove gli edifici Liberty si susseguono in un’affascinante sequenza ricca di particolari ornamentali. La Villa Esche nel quartiere Kappel è stata progettata e arredata dall’architetto Henry van de Velde tra il 1902 e il 1903. Si tratta di un progetto che comprende ogni parte della casa dalla recinzione del giardino ai mobili e alle stoviglie che contiene ed è una vera e propria chicca non solo per gli appassionati  del Liberty.

A Chemnitz si va anche per fare un pieno di cultura. Il museo d’arte che si trova sulla piazza più bella della città, la Theaterplatz, che con lo stile neobarocco del teatro dell’opera e la chiesa Sankt Petrikirche incanta per l’insieme armonioso degli edifici, è ricco di mostre di sicuro interesse e richiamo. Nel Museum Gunzenhauser si può vedere tra l’altro la vasta collezione di opere di Otto Dix. Anche la natura è stata trasformata in arte e nel museo DAStietz ricavato in un ex magazzino del 1913 nell’atrio è esposta una foresta pietrificata con tronchi che risalgono a 290 milioni di anni fa. Non si può partire da  Chemnitz senza fare tappa davanti al gigantesco monumento a Karl Marx, una testa in bronzo alta 7 metri e soffermarsi sulla scritta riprodotta in diverse lingue che recita: “Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!”.

www.chemnitz-tourismus.de

Invalid Displayed Gallery

Condividi su:

Riproduzione riservata © Copyright TidPress per Terre d’Europa.